Un forte appello alla pace ed alla riconciliazione in Colombia, soprattutto alla luce dello storico accordo di pace tra governo e Forze Armate Rivoluzionarie (Farc), raggiunto recentemente a L’Avana. Questo, in sintesi, il cuore del Messaggio finale della 101.ma Plenaria della Conferenza episcopale colombiana (Cec), svoltasi a Bogotà dal 4 all’8 luglio.
Superare la violenza e costruire concordia, giustizia e fraternità
Il Paese, infatti, sta vivendo una fase storica importante: l’intesa raggiunta a Cuba
il 23 giugno scorso, dopo quattro anni di negoziati, pone fine a più di 50 anni di
conflitto tra il governo e le Farc. Punti centrali dell’accordo sono il cessate-il-fuoco
e la consegna delle armi da parte delle forze rivoluzionarie. “La Chiesa ha sempre
lavorato in favore di una soluzione negoziata del conflitto armato – scrivono i vescovi
– per superare tutte le forme di violenza esistenti nel Paese” e costruire “una società
pacifica”, in cui non manchino mai “concordia, giustizia, fraternità e amore”.
Le sfide principali del Paese
Ma nonostante l’attuale contesto positivo, i vescovi sottolineano numerose “sfide
serie” che vanno affrontate “con coraggio, responsabilità ed impegno da parte di tutti”
per “proseguire nella costruzione di una Colombia migliore”. E tra le sfide principali,
la Cec indica la necessità di “sradicare la violenza” nel Paese. Una violenza – spiega
il messaggio – dovuta a molteplici fattori: l’allontanamento da Dio che comporta la
perdita del valore della vita e della coscienza di fronte al male; la crisi di umanità
ed il disconoscimento della dignità umana; la disgregazione della famiglia.
Allarme per corruzione dell’economia e delle idee
E ancora, i vescovi mettono in guardia dal relativismo etico e ricordano le carenze
del sistema educativo; la debolezza istituzionale dello Stato, da cui deriva “la mancanza
di accesso a servizi fondamentali come l’acqua ed il cibo”; le disuguaglianze sociali;
la corruzione non solo economica, ma anche “delle idee, dei principi, dei valori”,
dalla quale derivano drammi come il narcotraffico, l’estorsione, la tratta di esseri
umani.
Tutelare dignità umana, famiglia, democrazia e Creato
Di fronte a questa amara fotografia del Paese, i vescovi colombiani sottolineano il
loro “impegno nel cammino di costruzione della pace”, basato su alcuni principi fondamentali:
l’evangelizzazione, portata avanti grazie ad una “Chiesa viva, missionaria, con un
laicato impegnato e ben formato”; la difesa della dignità umana; la promozione del
bene comune; la tutela della famiglia come “scuola di amore, perdono, valori, riconciliazione
e pace, santuario in cui si crea e si protegge la vita”; la diffusione di valori etici
“umani e cristiani” tra cui “verità, libertà, giustizia e solidarietà”; l’incoraggiamento
dei cittadini alla partecipazione nella vita civile, così da “consolidare la democrazia”;
l’attenzione alla giustizia sociale ed alla salvaguardia del Creato. Inoltre, i presuli
richiamano l’importanza di “un sistema economico giusto e solidale, che superi le
ingiustizie”.
Chiesa sia “ospedale da campo”
“La Chiesa in Colombia si converta in un ‘ospedale da campo’ – auspica ancora la Cec
– ovvero un luogo in cui, dopo la guerra, ci si dedica con amore a curare, a sanare
le ferite di tante vittime ed a guardare con fiducia al futuro”, per un Paese “nuovo,
riconciliato e in pace”. Nell’ottica, poi, di una responsabilità condivisa da tutta
la società per la riconciliazione nazionale, i presuli invitano i cittadini a partecipare
al referendum, previsto nei prossimi mesi, sugli accordi di L’Avana.
L’auspicio di una visita di Papa Francesco
Al contempo, gli aderenti all’Eln (Esercito di Liberazione nazionale) - gruppo di
guerriglieri che agisce nel Paese dal 1964 - vengono esortati ad assecondare “il desiderio
di pace di tutti i colombiani” e ad “aprirsi al dialogo ed alla costruzione di un
Paese in cui la giustizia sociale derivi dalla partecipazione politica e non dalle
armi”. Infine, la Cec esprime l’auspicio di ricevere quanto prima una visita di Papa
Francesco. Da ricordare che lo stesso Pontefice, lo scorso febbraio, parlando con
i giornalisti sul volo papale che lo portava in Messico per il suo 12.mo viaggio apostolico,
ha espresso l’auspicio di visitare la Colombia forse nel 2017. (A cura di
Isabella Piro)
All the contents on this site are copyrighted ©. |