2016-07-13 15:22:00

Riapre Carcere Mamertino. Andreatta: recuperare la memoria di Pietro


Riapre stasera a Roma il Carcere Mamertino, dove fu rinchiuso San Pietro. L’inaugurazione di uno dei più importanti e antichi complessi archeologici di Roma, che si affaccia sulla splendida cornice del Foro Romano, avviene al termine dei lavori di scavi archeologici e di riqualificazione promossi dall’Opera Romana Pellegrinaggi. Sull’autenticità di questo sito, ascoltiamo il vicepresidente dell’organismo, mons. Liberio Andreatta, al microfono di Luca Collodi:

R. – La tradizione la reputa come cosa certa, e non solo attraverso gli scritti che abbiamo ereditato e dalle testimonianze, ma anche attraverso tutta l’iconografica e tutte le immagini che abbiamo ritrovato scavando all’interno del Carcere: sin dall’inizio dei primi secoli della Chiesa, la comunità cristiana ha venerato questo luogo. Quindi deduciamo che quasi certamente questo è stato il carcere in cui Pietro è stato imprigionato, dove lui ha convertito e ha battezzato i suoi due carcerieri.

D. – Mons. Andreatta, si arriva all’inaugurazione del Carcere Mamertino dopo una campagna di scavi che ha visto protagonista anche l’Opera Romana Pellegrinaggi…

R. – Sì. Noi abbiamo preso proprio l’impegno di recuperare e di riportare alla luce quello che è stato addirittura l’antico Tullianum. Pensi che il Tullianum risale all’VIII secolo a.C.: è un luogo ai piedi della Rupe Tarpea; è un luogo sacro, perché vedeva la presenza dell’acqua; è un luogo che poi – successivamente – nel trascorrere dei secoli diventa un carcere di massima sicurezza, in cui venivano abbandonati e messi dentro i veri nemici dell’Impero. I romani non amavano fare martiri, per cui i grandi nemici dell’Impero non venivano uccisi - per non creare, appunto, dei martiri - ma venivano messi nell’oblio. C’era questo grande pozzo, immenso, profondo - che noi, attraverso gli scavi, abbiamo ritrovato - con una piccola buca aperta sopra: venivano buttati dentro e abbandonati, fatti marcire come se dovessero scomparire. Poi, successivamente alla pietà popolare, è stata costruita una Chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, che poi è stata demolita ed è stato creato un altro luogo di culto… Oggi ci sono addirittura quattro strati: la Chiesa seicentesca, la parte superiore di San Giuseppe dei Falegnami, costruita dalla Confraternita di San Giuseppe dei Falegnami; poi, sotto al pavimento, al centro, c’è il Sacrario del Crocifisso – una bellissima Cappella del Crocifisso - voluta nel 1800 da Pio IX, con una bellissima immagine del tempo che ricorda quando lui dall’esterno ha fatto portare all’interno un Crocifisso antichissimo; poi sotto c’è il cosiddetto carcer, che ricorda con l’altare e la colonna la prigionia di Pietro; e sotto ancora c’è il Tullianum. Quindi sono quattro strati. A latere, noi abbiamo creato un bellissimo e straordinario museo multimediale, in cui abbiamo esposto tutti gli scheletri, le medaglie, le immagini… Basti pensare – ad esempio – alle medaglie dei Giubilei che sono state trovate: quindi la tradizione ci dà per certa la devozione a Pietro. Ci sono degli affreschi di Gesù che mette la sua mano sulla spalla di Pietro per rassicurarlo. Ma, soprattutto, è stata scoperta una cosa straordinaria: la Madonna della Misericordia, che risale all’inizio del XIV secolo, quindi tra il XII e il XIII, che è l’unica Madonna della Misericordia conservata a Roma.

D. – Mons. Andreatta, qual è il senso di questa operazione di scavi dell’Opera Romana Pellegrinaggi?

R. – E’ duplice. Prima di tutto, per recuperare la memoria di Pietro, la memoria delle nostre tradizioni e quindi nella continuità della presenza della Chiesa a Roma, una Chiesa che nasce e si sviluppa con la testimonianza e il martirio degli apostoli e dei martiri. Quindi, siamo andati alle radici della presenza della Chiesa e della nostra fede in Roma: e questa ne è il complesso monumentale più antico che abbiamo a Roma. Quindi il primo scopo è restituire la memoria; e, in secondo luogo, perché vogliamo valorizzare molto questa immagine della Madonna della Misericordia nell’Anno della Misericordia. Questa scoperta straordinaria che è stata fatta proprio in sintonia con l’intuizione di Papa Francesco di indire, per tutta la Chiesa universale, l’Anno della Misericordia. Quindi Maria Madre della Misericordia, fondata su Pietro e Paolo.








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