“La droga ostacola la realizzazione del vostro futuro”: così mons. Peter Kairo, arcivescovo di Nyeri, in Kenya, ha messo in guardia i giovani del Paese dall’uso di stupefacenti. Nei giorni scorsi, il presule è intervenuto alla cerimonia inaugurale della scuola cattolica di Karemeno, intitolata a Jean-Baptise La Salle, ed ha esortato i ragazzi a “stare lontani da droghe e sostanze che, nella vita, possono ostacolare il pieno raggiungimento del vostro potenziale”.
I giovani siano strumento di trasformazione della società
La tossicodipendenza, ha ribadito mons. Kairo, ha il potere di rendere i giovani incapaci
di “realizzare i desideri del cuore e le aspirazioni future”. Al contrario, il presule
ha ricordato ai ragazzi la possibilità di “trasformare le loro vite, quelle delle
rispettive comunità e di tutta la società, facendo attenzione a tutto ciò che può
condurli fuori strada”.
Un giovane su tre usa sostanze stupefacenti
Da ricordare che in Kenya l’uso di droghe tra i giovani è piuttosto elevato: un sondaggio
del 2012 ha rivelato che uno studente su tre usa uno o più sostanze stupefacenti.
Anche l’abuso di alcool è piuttosto alto, ovvero pari al 36,3% dei giovani. Non manca,
inoltre, l’uso di eroina (3,1%), di anfetamine (2,6%) e di cocaina (2,2%).
Il ruolo degli insegnanti
Sempre nel suo intervento, mons. Kairo ha invitato clero, religiosi, religiose e laici
a guidare ed a coinvolgere i giovani “con un carisma speciale nell’insegnamento”,
affinché mantengano un comportamento corretto. “Toccare il cuore e la mente degli
alunni – ha concluso il presule – è uno dei più grandi miracoli che ogni educatore
potrà mai compiere e che Dio non dimenticherà mai”. (I.P.)
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