2016-07-09 07:42:00

Vertice di Varsavia: missione Nato in Afghanistan oltre il 2016


La missione della Nato in Afghanistan proseguirà oltre il 2016, Lo ha reso noto il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg che ieri, aprendo il vertice della Nato a Varsavia, ha anche annunciato il dispiegamento di battaglioni in Polonia e nei Paesi baltici. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il potenziamento della Nato nell’Europa dell’Est, sigillato dall’accordo per il dispiegamento di 4 battaglioni in Polonia e nei Paesi baltici, è un punto di svolta della strategia dell’Alleanza Atlantica. Una mossa che si inserisce in uno scacchiere, complicato dal conflitto in Ucraina, dove resta cruciale – ha detto il segretario generale della Nato Stoltenberg – il ruolo della Russia per la sicurezza europea. Mosca – ha aggiunto – “non deve e non può essere isolata”, si deve promuovere “un dialogo costruttivo”. E’ stato raggiunto un accordo storico, ma non si compie – si è ribadito durante il vertice - un passo indietro nella storia:

“We do not want a new Cold War
Non vogliamo - ha detto Stoltenberg - una nuova guerra fredda, la guerra fredda è storia e deve rimanere storia".

Riferendosi all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, Stoltenberg ha detto inoltre che “la Brexit cambierà le relazioni tra il Regno Unito e l'Unione europea”, ma non “la posizione della Gran Bretagna nella Nato”. Nella dichiarazione comune, firmata a Varsavia dal segretario generale dell'Alleanza Atlantica e dai presidenti del Consiglio e della Commissione europea, si sottolinea infine che “è una priorità strategica” la cooperazione tra Nato e Unione Europea.

Sul summit della Nato, il primo post Brexit e l’ultimo con Barack Obama Presidente degli Stati Uniti, Amedeo Lomonaco ha intervistato Dario Fabbri, analista della rivista di geopolitica “Limes”: 

R. – Sta emergendo lo scenario di una Nato che sembra aver ritrovato, almeno formalmente, la sua ragion d’essere: quella di porsi come contraltare alla Russia, quindi la ragion d’essere storica di una Alleanza Atlantica, che aveva perso dopo la fine della Guerra Fredda la sua ragione di vita e che adesso - in seguito agli eventi del 2014, la rivoluzione ucraina e l’annessione della Crimea da parte della Russia, prova a rilanciarsi. Ed è questa la scommessa di fatto a cui stiamo assistendo in questi giorni.

D. – E’ stato anche annunciato che la missione della Nato proseguirà in Afghanistan oltre il 2016. E' stato ricordato che le nazioni guida, che contribuiscono a questa missione, sono Germania, Italia e Turchia. …

R. – Era di fatto inevitabile ed era già nell’aria da alcuni mesi. Non avrebbe avuto senso di fatto abbandonare l’Afghanistan dopo il 2016 o anche ridurre il numero di effettivi: ad esempio gli Stati Uniti manterranno gli stessi effettivi che hanno al momento, nonostante i piani parlassero di una riduzione. La ragione non è soltanto e soprattutto legata ai talebani, che comunque avanzano verso Kabul, quando – da parte americana – l’intenzione di mantenere una testa di ponte in Asia Centrale, soprattutto in funzione anti-cinese e anti-russa.

D. – Ieri, aprendo il Vertice, il segretario generale della Nato ha annunciato che verrà potenziata la presenza militare dell’Alleanza Atlantica nell’Europa dell’Est. Ha anche ribadito che è cruciale il dialogo con la Russia…

R. – Il dialogo è cruciale, perché – come dicevamo – la Nato sta cercando di rilanciarsi: di fatto è stata una Alleanza militare in cerca d’autore e l’autore sembra averlo trovato nuovamente negli Stati Uniti e l’obiettivo nella Russia. Ma in questa fase nessuno vuole la guerra: la Nato non vuole la guerra con la Russia e meno che mai Mosca vuole la guerra con la Nato. Quindi, al di là dei movimenti ai confini fra i due schieramenti che si registrano e che si sono registrati in questi mesi, l’obiettivo è anche parlare con Mosca e allo stesso tempo, però, garantire una certa sicurezza, una certa tranquillità ai Paesi dell’ex-blocco orientale: quindi Paesi Baltici, Polonia, Romania anzitutto, che temono il revanscismo russo.

D. – Un altro scenario al centro dei lavori al Vertice di Varsavia è quello complesso dell’Ucraina, scossa dalla guerra…

R. – L’Ucraina rimane una sorta di punto congelato. Per il momento le cose rimarranno così: anche nei prossimi anni, e di certo nei prossimi mesi, l’Ucraina resterà un conflitto congelato, con la Crimea che resterà certamente - anche nei prossimi anni, se non per sempre – in mani russe e con l’Ucraina che, almeno in questa fase, non entrerà e nemmeno le sarà proposto di entrare nella Nato. 








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