2016-07-08 14:20:00

Giappone. Vescovi: egoismo dell’uomo non distrugga il mare


Il mare sta morendo. E la causa principale è l’egoismo dell’uomo. Così, in sintesi, si legge in un messaggio dei vescovi del Giappone per la Domenica del mare, che ricorre il 10 luglio. Nel documento, a firma di mons. Michele Matsuura Goro, presidente della Commissione episcopale nipponica per i rifugiati e i migranti, si sottolinea che le difficoltà e i pericoli che vivono gli uomini di mare “non vengono più soltanto dalla natura. Il mare diviene infatti sempre più pericoloso a causa dei test nucleari e dello scarico in acqua di materiale radioattivo e inquinante”, mettendo in condizioni di “altissimo rischio” l’uomo e tante specie marine.

I media non dimentichino gli operatori del mare
La lettera del presule giapponese – riferisce l’agenzia AsiaNews - si intitola “Sulla stessa barca. Con la misericordia del Padre” e ricorda che nell’anno del Giubileo “tutti siamo chiamati ad amarci l’un l’altro come membri della stessa famiglia guidata dal nostro Padre”. Tuttavia, questo amore misericordioso non sempre coinvolge gli uomini di mare: “È raro – scrive infatti mons. Matsuura Goro - leggere notizie che riguardano queste persone. Forse perché gli eventi sul mare non fanno notizia”, anche se i marittimi affrontano ugualmente gravi pericoli.

Il mare è dono della creazione di Dio, non va contaminato
Il mare, ribadisce mons. Matsuura, “è un dono meraviglioso della Creazione di Dio. Non dobbiamo più contaminarlo per nutrire l’ego dell’essere umano. Il pane quotidiano che consumiamo viene anche da chi lavora in mare”. “Siamo tutti sulla stessa barca – conclude il presule - quindi dovremmo prestare la medesima attenzione a chi lavora in mare e in terra, sostenendoci gli uni con gli altri”. Infine, un appello alla preghiera: “In occasione di questa Domenica del Mare, preghiamo per i naviganti e per le loro famiglie”. (I.P.)








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