2016-07-08 13:48:00

Dallas: 5 poliziotti uccisi. Obama: attacco feroce e calcolato


E' finita in strage una manifestazione di protesta, ieri sera a Dallas, contro le uccisioni di afroamericani da parte di poliziotti negli Stati Uniti. Alcuni cecchini, sembra quattro, hanno aperto il fuoco contro la polizia, uccidendo 5 agenti e ferendone 12. Anche 2 civili sono rimasti feriti. Il servizio di Elvira Ragosta:

A Dallas “c’è stato un attacco feroce, calcolato e spregevole contro le forze dell’ordine”. Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, commenta da Varsavia la sparatoria della notte scorsa in Texas e promette giustizia. I cecchini hanno sparato sulla polizia da una postazione elevata. Tre di loro sono stati arrestati, il quarto sarebbe morto dopo uno scontro a fuoco con gli agenti in un garage: aveva minacciato una strage, dicendo di aver piazzato vari ordigni in città. Un testimone ha rivelato ai media statunitensi di aver visto dalla sua camera d’albergo un uomo armato di fucile, scendere da un Suv e dirigersi verso un agente che era a terra per sparargli più volte alla schiena. La riflessione di Gregory Alegi, docente di Storia delle Americhe all’Università  Luiss:

R. - È un evento molto difficile da leggere a caldo e con informazioni incomplete. È forte la tentazione di collegarlo alle vittime nere della polizia delle ultime 48 ore, ma c’è un dato dissonante: buona parte della forza di polizia di Dallas è di colore. Abbiamo visto rispondere alle domande dei cittadini e della stampa, il capo della polizia di Dallas che è nero, per cui non ha molto senso esprimere rabbia o in qualche modo "vendicare" vittime della violenza della polizia uccidendo poliziotti neri.

D. - Il fatto che questa manifestazione e la sparatoria poi accadano in Texas, in una zona in linea d’aria molto vicina al luogo dell’uccisione di JFK ci può dire qualcosa in più, secondo lei?

R. - La vicinanza con il luogo dell’omicidio di Kennedy che in linea d’aria disterà forse 800 metri, non di più, è tra i fatti che mi hanno subito colpito. Ci riporta ad uno Stato dove le armi sono particolarmente diffuse ed è particolarmente diffusa una mentalità violenta: è permesso l’open carry, quindi il trasporto pubblico con la fondina, come nel far west. Quindi sicuramente c’è un uso, un ambiente favorevole. È uno Stato tradizionalmente conservatore in cui queste forme di violenza in qualche modo stupiscono meno. Quello che però non torna è appunto sparare alla polizia nera per protestare contro vittime nere.

D. - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama dice: “Le uccisioni di afroamericani da parte della polizia non sono una questione solo nera o ispanica ma una questione americana” …

R. - Il presidente Obama pone una domanda reale. Il 62 per cento della popolazione statunitense è classificata come caucasica, bianca: solo il 50 percento di vittime della polizia sono bianche. Al contrario la popolazione nera è il 12 per cento, ma il 26 per cento dei morti, quindi uno su quattro, è di colore. È vero che la popolazione di colore ha una maggiore incidenza statistica in termini di criminalità, ma è difficile sfuggire alla fortissima sentazione che nei confronti di neri vi sia una maggiore propensione a tirare il grilletto. Quindi la questione è sicuramente nazionale, è sicuramente un fatto di approccio e di sensibilità delle forze dell’ordine, però tornando a Dallas, buona parte dei poliziotti della città sono neri, quindi c’è anche un aspetto più sottile da vedere, perché i lavori nei settori pubblici negli Stati Uniti hanno una maggior presenza di neri, sono tra l’altro impieghi che hanno storicamente facilitato la nascita di una classe media di colore. Quindi bisogna capire perché se i poliziotti che sparano sono bianchi o neri e perché "vendicare" vittime nere sparando a poliziotti neri.

D. - In base a quanto detto finora, in attesa di capire il collegamento tra i cecchini e il motivo della protesta, possiamo dire che questo episodio resta e resterà circoscritto alla notte scorsa  e al Texas?

R. - Lo speriamo tutti. Sarebbe consolante se fosse così. Però l’incidenza di questi episodi comunque con una connotazione razziale negli ultimi anni è andata aumentando e vediamo la facilità di comunicazione e di auto trasmissione della rabbia fa pensare che invece potrebbe essere un dilagare. Se dovesse prevalere il buonsenso si potrebbe circoscrivere al Texas, ma il governatore del Minnesota ha detto molto chiaramente che la vittima nel suo Stato era vittima della polizia... Non so se i due fatti aiutano a spegnere o a rinfocolare le polemiche. Staremo a vedere.








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