2016-07-04 07:09:00

Chiesa del Bangladesh: non si uccide in nome di Dio


L’attentato all’Holey Artisan Bakery “rappresenta una barbarie senza giustificazioni. Il nome di Dio non può e non deve essere tirato in mezzo a simili atti. È triste però vedere che a morire siano stati dei non musulmani: ora tocca ai fedeli islamici intervenire, alzarsi in piedi per salvare la faccia della loro religione”. Lo dice all'agenzia AsiaNews mons. Gervas Rozario, vescovo di Rajshahi e presidente della Commissione episcopale Giustizia e pace, commentando la strage del primo luglio scorso a Dacca, in Bangladesh.

La pace prevalga su tutto
Secondo mons. Rozario, la condanna deve essere unanime: “Nessuno, di alcuna religione, può giustificare un’uccisione. Ma è triste constatare che gli ostaggi sono morti perché non musulmani: Dio non tollererà questo massacro. Ora tocca agli islamici del Paese: si devono alzare in piedi per salvare l’immagine e la faccia della propria religione. La pace deve prevalere su tutti noi”. La Chiesa del Bangladesh, conclude il presule, “prega per queste vittime del terrorismo islamico. Possa Dio garantire la pace eterna a queste anime defunte. I martiri cristiani della strage saranno ricordati in maniera molto speciale”.

Pregare per le vittime e per la conversione del cuore dei colpevoli
Sulla stessa linea, anche mons. Patrick D’Rozario, arcivescovo di Dacca: “Il terrorismo alimenta il terrorismo – dice il presule, citato dall’agenzia Sir - La sua radice deve essere affrontata con onestà, sincerità e coraggio”. “Noi cristiani – aggiunge – preghiamo per i leader del Paese affinché, in questo momento critico, mettano in atto tutte le misure possibili per proteggere tutte le persone, senza distinzione di nazionalità, casta e credo da ogni altro fatto tragico come questo”. “Preghiamo anche – conclude l’arcivescovo di Dacca - per la conversione della mente e del cuore di tutti coloro che progettano tali attività disumane. Offriamo a Dio nella preghiera il grido del popolo e dell’umanità che soffre”.

La Chiesa ricorda le vittime degli attentati
La piccola Chiesa bengalese (meno dell’1% della popolazione ) ha dedicato la giornata di ieri, a commemorare le vittime. “In tutte le chiese della nazione, le sante Messe sono state offerte per le vittime del terrorismo. E anche oggi ogni comunità locale organizzerà una Veglia di preghiera o una Adorazione eucaristica, per partecipare spiritualmente e offrire a Dio questo tragico momento.(I.P.)

 








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