2016-06-26 13:10:00

Brexit, aumentano firme per nuovo referendum


L’Europa del post referendum sulla  Brexit cerca di uscire dallo shock. In attesa che la Gran Bretagna apra la procedura di uscita dall’Unione europea, la diplomazia dei Paesi fondatori si riunisce domani a Berlino. Intanto, la Scozia chiede di votare di nuovo per l’indipendenza dal Regno Unito, mentre la petizione lanciata on line per un nuovo referendum sull’uscita dall’Ue ha superato i 3 milioni di firme. Elvira Ragosta:

Continuano ad aumentare sul sito del parlamento inglese le firme per chiedere un nuovo referendum sulla Brexit. Tante le adesioni dalla capitale e dalle principali città. Sull’iniziativa la Commissione sulle petizioni dovrebbe riunirsi martedì. Anche dalla Scozia arriva l’ipotesi di una nuova consultazione per chiedere l’indipendenza, perché spiega il premier scozzese Nicola Sturgeon: “Il Regno Unito, nel quale la Scozia ha deciso di restare con il referendum del 2014, non esiste più”. In attesa che Londra apra formalmente la procedura per l’uscita - il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, sollecita per il prossimo vertice Ue di martedì - la vicepresidente della Commissione con delega per il bilancio, Kristalina Georgieva, ricorda ai media che per la Gran Bretagna restare nel mercato interno non facendo più parte dell’Unione costerebbe di più e cita l’esempio norvegese. Intanto, il dopo Brexit  detta una fitta agenda diplomatica per i leader di istituzioni e Paesi membri. A cominciare da domani, con la riunione dei rappresentanti dei Paesi fondatori,  convocata a Berlino dalla cancelliera tedesca Merkel con il presidente francese Holland, il presidente del Consiglio italiano Renzi e il presidente del Consiglio europeo Tusk. Lo stesso Tusk, poi, promette una serie di incontri nelle capitali europee nei prossimi giorni. Per ridare fiducia alle istituzioni comunitarie e superare lo shock per l’uscita della Brexit, l’alto Rappresentante per la politica estera europea Mogherini è pronta a presentare al vertice Ue di martedì prossimo una proposta per rilanciare la strategia globale dell’Unione europea. "Dopo lo shock del voto britannico - spiega Mogherini in una intervista al Corriere della Sera - penso sia utile mettere sul tavolo qualcosa che inietti fiducia in se stessi". "Abbiamo i mezzi, la forza e la responsabilità per farlo. Anche se molto deve cambiare".  Per il capo della diplomazia europea "dobbiamo trasmettere il messaggio che l'Ue resta un interlocutore fondamentale e forte. Abbiamo una responsabilità nei confronti della comunità internazionale e benché non siamo in un clima di ordinaria amministrazione dobbiamo esercitarla".








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