2016-06-24 09:02:00

Roma, Giubileo. In Vicariato il concerto "Music of Mercy"


E' stato presentato nel Vicariato di Roma "Music for Mercy", il concerto straordinario che avrà luogo martedì 26 luglio nel Foro Romano, organizzato per il Giubileo della Misericordia. Vi prenderanno parte, tra gli altri, l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma diretta dal cinese Tan Dun, Andrea Bocelli e la cantante Carly Paoli che interpreta l'"Ave Maria", canzone ufficiale dei Cammini del Giubileo. Il servizio di Luca Pellegrini:

Un grande "Concerto della Misericordia". Anche una sfida ritenuta impossibile, che si avvera, perché il luogo è tra i più famosi e protetti del mondo: le vestigia archeologiche del Foro Romano, nel cuore della Città Eterna. Sarà lì che cantanti provenienti da molti Paesi si esibiranno davanti ad un pubblico internazionale, ma tra gli ospiti saranno privilegiati i rifugiati, che sono inseriti a pieno titolo nella città, fuggiti dalle guerre che hanno tragicamente toccato la loro vita. Dunque, la musica come linguaggio universale che unisce tutti i popoli, culture e religioni nel segno della misericordia: è questo lo spirito con il quale mons. Liberio Andreatta dell'Opera Romana Pellegrinaggi ha coinvolto il mecenate malese, Francis Yeoh, convincendolo della bontà dell'evento. Il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la Diocesi di Roma, ha presentato il concerto, descrivendolo come un simbolico spartiacque. Ecco le sue parole:

R. – Mi sembra che significhi davvero una cosa così positiva, così ricca, così promettente, da aprire anche ad altre prospettive e che, rispetto a tutto quello che nei mesi passati abbiamo ascoltato su Roma – le vicende di sofferenza, corruzione e male di questa nostra città – sia proprio il segno come di una ripartenza attraverso un evento culturale di così alto livello, perché Roma sia davvero capace di rispondere alla sua vocazione.

D. – È un concerto anche per guarire quella che lei ha definito “l’anemia spirituale” della città…

R. – Naturalmente, non basta un concerto per guarire l’anemia. “Anemia spirituale” vuol dire che il cuore dell’uomo si è impoverito e che ha bisogno di una trasfusione di globuli rossi, capace di mettere sangue ossigenato. La cultura – e la musica in particolare – è una di queste strade, che certamente possono aiutare la ripresa dello spirito. Il problema vero è questo: non possiamo vivere soltanto di materialità, ma abbiamo bisogno anche di ricchezze spirituali, che arricchiscono l’uomo nella sua complessità e nella sua ricchezza.

D. – Una definizione parallela di Giubileo è, appunto, quella che lei ha definito “ripartenza”: partiamo da dove e verso quale meta?

R. – Ripartiamo dallo scopo che il Papa ci ha dato quando ha indetto il Giubileo: Papa Francesco ha capito che questo mondo ha bisogno di Dio. E quando ha detto che il volto di Cristo è la misericordia, ci ha prospettato un’immagine di un uomo nuovo. Se ognuno è in grado di fare un suo percorso spirituale, tutto questo favorirà certamente una ripartenza complessiva della sua vita.

Il sovrintendente dell'Opera di RoAma, Carlo Fuortes, ha sottolineato come la musica sia uno straordinario veicolo di pace. Con una immagine evocativa: esperanto della bellezza, come precisa ai nostri microfoni:

“La musica è effettivamente questo: in un mondo dove le culture sono in contrasto, dove addirittura i simboli della cultura vengono utilizzati per combattersi, la musica ha questa enorme potenzialità: avere un linguaggio comune in tutto il mondo. Questa è una cosa che va valorizzata. E per questo, quando mons. Andreatta ci ha proposto di partecipare a questo concerto straordinario nel Foro Romano per il Giubileo della Misericordia, abbiamo subito aderito con grande entusiasmo, dando la possibilità di partecipare addirittura all’orchestra del teatro”.








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