Diminuiscono le denunce di infortunio mortale sul lavoro: nel 2015 sono state 1.246, contro i 1.152 nel 2014. Lo afferma l’ultimo rapporto Inail presentato oggi. Per il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in fatto di prevenzione l’Italia è leader in Europa. Alessandro Guarasci:
Calano del 4% le denunce di infortunio sul lavoro arrivate all’Inail. Nel 2015 ci sono stati 637 mila casi. Le denunce di incidenti mortali sono state 1.246 ma i casi accertati "sul lavoro" sono stati 694 con una dimiuzione del 2% sui 708 del 2014. Ci sono però i 26 casi ancora in istruttoria e fossero tutti riconosciuti sul lavoro si avrebbe un aumento dell'1,7% rispetto all'anno precedente. La prevenzione, soprattutto, in azienda è fondamentale, dice il presidente dell’Inail Massimo De Felice
“La prevenzione deve essere intesa dalle imprese come fattore produttivo. È un messaggio che l’Inail cerca di comunicare con forza e di rendere efficace con i piani di collaborazione”.
Per il ministro del Lavoro Giuliano Poletti bisogna arrivare a zero infortuni, ma comunque l’Italia è leader in Europa per prevenzione e cura. Sull’amianto però bisogna fare di più sull’amianto, perché ci sono troppe norme diverse a livello locale:
“Queste situazioni producono degli effetti di incertezza a cascata perché a seconda di come quella norma in quel momento viene definita, inevitabilmente si aprono dei conflitti, delle interpretazioni, dei bisogni di ricomprendere o di escludere. Credo che forse questo sia un terreno sul quale c’è bisogno di mettere la testa e provare a pensare. L’amianto è una presenza diffusa”
Una strada lunga, ma doverosa per il ministro Poletti
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