Di città in villaggio per mobilitare le persone nell'accoglienza del Papa. Da mesi, la Chiesa armeno-cattolica sta preparando con visite capillari e complesse la macchina organizzativa in vista del viaggio apostolico che Francesco compirà in Armenia questo fine settimana. A descrivere l'impegno messo in campo e i sentimenti della gente è un sacerdote della Chiesa locale. Il servizio di Davide Dionisi:
Ha percorso chilometri e chilometri per registrare migliaia di adesioni in vista della visita di Papa Francesco. Padre Karnik Youssefian sacerdote armeno cattolico della parrocchia di San Giuseppe a Kamishlié, nell’estremo nordest della Siria, fuggito d a seguito delle persecuzioni dell’Isis, oggi è a Gyumri e nei mesi scorsi ha visitato tutti i villaggi armeni per raccogliere i nomi dei partecipanti alle celebrazioni presiedute dal Papa e, nel frattempo, ha convinto circa 400 ragazzi ad andare a Cracovia per la Gmg.
R. – Ormai da più di un mese stiamo preparando questa visita storica per l’Armenia. Devo dire che ci sono tante cose da fare: abbiamo raccolto in molti villaggi armeni i nomi e i cognomi della gente che verrà a partecipare alla Santa Messa del Santo Padre. Fino ad ora siamo arrivati a quasi 18 mila fedeli, tranne quelli che verranno da fuori – dall’estero – che sono 2.000. Quindi ci saranno più o meno 20 mila persone alla Messa del Santo Padre. Devo dire che i preparativi sono difficili, perché per arrivare nei villaggi e scrivere tutti i nomi ci abbiamo messo un mese e anche di più.
D. – Cosa vi aspettate che il Papa dica, e cosa vi aspettate da questa visita?
R. – Essendo armeno siriano, della Siria, la prima cosa che desidero è la pace: che ci sia in tutto il mondo, ma specialmente in Siria, dove sono nato. E poi, speriamo che si avvicinino di più le due Chiese, quella armeno-apostolica e quella cattolica, in tutto il mondo.
D. – Un episodio particolare che l’ha colpita durante questa fase di preparazione, o anche un aneddoto che vuole raccontarci durante questa fase preparatoria...
R. – Tanti vogliono proprio vedere il Papa e poi salutarlo prendendogli la mano: tutti hanno questo desiderio, anche se credo sia un po’ impossibile riuscirci... Ma la gente ha proprio questo desiderio: di stare vicino al Santo Padre almeno per salutarlo.
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