2016-06-19 10:47:00

"Laudato sì": le riflessioni del Fai sull'Enciclica del Papa


In occasione del primo anniversario della pubblicazione dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si”, il Fondo ambiente Italiano (Fai) ha presentato a Milano una raccolta di riflessioni di artisti e intellettuali relative al testo del Papa, curate da Pasquale Chessa. Molti i punti di vista espressi nel volumetto, che in copertina riporta l’immagine di un antico affresco che ritrae San Francesco. Ma quale il motivo di questa iniziativa? Adriana Masotti lo ha chiesto ad Andrea Carandini, presidente Fai, autore di uno dei contributi pubblicati:

R. – Il Fai non ha né una religione né una politica propria: il Fai va sui problemi e sulle cose concrete. In una situazione mondiale così allarmante, dal punto di vista ecologico, l’Enciclica del Papa ci ha sorpreso molto favorevolmente, perché al di là di quelle che possono essere delle inflessioni diverse nel percepire i fenomeni del mondo, lì c’è un elemento che ci ha fortemente impressionato, che è quello di vedere tutto unito: la società, la terra e la cultura. Spesso, infatti, gli ecologisti ragionano solo sulla natura e gli uomini di cultura, spesso, si interessano poco di ecologia, poi c’è il problema sociale del mondo… Quindi, il Fai ha aperto un dibattito sul proprio sito e poi ha trasformato questi interventi scelti in un “librino”, che abbiamo presentato. Noi vogliamo fare di tutto, perché questa Enciclica venga letta, venga discussa. Questo “librino”, dunque, verrà distribuito gratuitamente a tutti i nostri volontari, proprio per diffondere questo documento fondamentale della nostra epoca e farlo proprio.

D. – E’ questa visione integrale dell‘ecologia, l’aspetto rivoluzionario sottolineato da molti contributi, una visione che richiede un grande cambiamento…

R. – Io, in questi giorni, ho voluto ripercorrere un pochino la storia della nostra specie e sono risalito all’Homo Sapiens. La cosa molto impressionante è che quando l’Homo Sapiens si è spostato dall’Africa, distribuendosi nei vari continenti, ovunque è andato ha fatto disastri: per esempio ha quasi dimezzato la fauna dell’Australia e ha fatto lo stesso nelle due Americhe. L’Homo Sapiens ha dentro di sé una potenza creativa - la potenza creativa della civiltà - ma ha anche una potenza distruttiva. Come farà questa specie a riconvertirsi? Il problema certamente è enorme e di non facile soluzione, proprio perché è un problema da villaggio globale. Naturalmente, l’Enciclica non può dare le soluzioni, non è questo che spetta all’Enciclica, ma è chiaro che se la specie si riconverte avrà un futuro, se la specie non si riconverte rischia di finire come è finito l’uomo di Neanderthal. Non c’è che da immaginare una rete di piccole azioni che poi diventano azioni più grandi, proprio perché si riconnettono. Gruppi di Paesi che prendono delle decisioni in accordo con altri gruppi di Paesi, sperando che tutto questo possa effettivamente portare a una rete generale del mondo e del globo, in cui l’Homo Sapiens comincerà ad essere veramente “sapiens” e non un predatore come molto spesso nella sua storia è stato.

D. – Molti sono coloro che hanno desiderato commentare da diversi punti di vista l’enciclica del Papa…

R. – Sono inflessioni diverse. Io stesso ho osservato che fra le virtù che il Papa ci suggerisce non c’è la libertà. Ora, io, personalmente, ma anche altri hanno osservato che le libertà individuali che esistono in certi luoghi del mondo, ma ahimè in altri no, questa libertà è un qualcosa che dovrebbe andare insieme alla svolta richiesta ed è un elemento che potrebbe essere forse più sviluppato, perché certamente non è facilissimo combinare la libertà con la giustizia.

D. – C’è anche una critica al capitalismo, in questa Enciclica…

R. – Mi pare ci sia una critica alle sue degenerazioni finanziarie soprattutto.

D. – Quando il mercato stritola l’uomo, quando crea ingiustizia…

R. – Appunto, le degenerazioni finanziarie, le degenerazioni del mercato, è chiaro. E su questo non credo che ci possa essere alcun dissenso.








All the contents on this site are copyrighted ©.