La Conferenza episcopale del Nicaragua (Cen), al termine della sua riunione di ieri, in cui ha preso in esame la realtà che sta vivendo il Paese, ha pubblicato un messaggio speciale per il popolo nicaraguense. Il documento, firmato dai dieci vescovi presenti - riferisce l'agenzia Fides - è stato letto ai giornalisti da mons. Jorge Solórzano Pérez, Segretario generale della Cen.
Rischio del clima di indifferenza e assenteismo
"Come Pastori della Chiesa – inizia il testo - vogliamo offrire una parola di luce
e di speranza al Paese in questo momento travagliato che viviamo, a causa dei recenti
avvenimenti che hanno purtroppo creato in molti un sentimento di insicurezza e di
confronto, che potrebbe indebolire la credibilità e la competitività nelle prossime
elezioni di novembre, favorendo la crescita dell'indifferenza e dell'assenteismo nella
popolazione".
Vescovi invocano una sana diversità sociale e politica
"Qualsiasi tentativo di creare le condizioni per l'attuazione di un regime a partito
unico in cui scompaiano la pluralità ideologica e i partiti politici è dannoso per
il Paese, dal punto di vista sociale, economico e politico – proseguono i vescovi
-. E' possibile vivere in armonia e tolleranza, anche in mezzo ad una sana diversità
sociale e politica, che arricchisce tutte le aree della nazione".
Necessità di un processo elettorale presidenziale trasparente e onesto
Il documento, in 5 punti, riprende le richieste consegnate dai vescovi al Presidente
Ortega nel 2014: "Resta valido quanto abbiamo chiesto al Signor Presidente nel maggio
2014: garantire in questo 2016 un processo elettorale presidenziale trasparente e
onesto, in cui deve essere espressa, senza alcun dubbio, la volontà popolare; con
un sistema che garantisca ad ogni nicaraguense la propria scheda di suffragio prima
delle elezioni e un processo elettorale aperto ad osservatori di istituzioni nazionali
ed estere".
Esortazione a vivere con speranza e grande spirito civico
Il messaggio si conclude con questo invito: "Esortiamo tutti i nicaraguensi a vivere
questo momento con speranza e con grande spirito civico. La situazione attuale non
dovrebbe far aumentare l'apatia, né l'indifferenza, ma deve essere vissuta come una
sfida per costruire una nuova società basata sul diritto e sulla giustizia, nella
quale si rispetti la volontà sovrana del popolo". (C.E.)
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