2016-06-10 12:23:00

Sciopero dei giudici di pace, adesione del 90%


E’ stata una settimana difficile per tutti coloro che si sono rivolti ai giudici di pace. Le organizzazioni di categoria hanno infatti proclamato uno sciopero che ha raggiunto un'adesione del 90%. I magistrati protestano per i tagli di personale. Alessandro Guarasci:

I giudici di pace temono un ridimensionamento del loro ruolo. Sotto accusa il ministro Orlando, che, dicono i magistrati, ha voluto il prepensionamento di 200 magistrati. Gli accordi prevedevano l’uscita dal lavoro a 70 anni, ma questa è stata anticipata 68 anni. Maria Flora Di Giovanni, presidente del sindacato Unagipa:

“Abbiamo subito di nuovo, e la subiremo a breve con un altro decreto attuativo, la riapertura degli uffici presso alcuni Comuni che ne hanno fatto richiesta: si tratta di uffici che erano stati chiusi qualche mese fa. Condanniamo la gestione di questo grado di giudizio, perché è un grado di giudizio che ha sempre funzionato molto bene, e che adesso è messo in pericolo, soprattutto per il cittadino che ne deve usufruire. Gli uffici, infatti, aprono e chiudono senza un criterio: così, improvvisamente; e i giudici sono tolti e mandati a casa senza criteri”.

In sostanza, i giudici di pace lamentano una cattiva razionalizzazione della magistratura onoraria. Ancora Di Giovanni

“Cattiva razionalizzazione, perché i soldi nel capitolo di spesa ci sono. E la razionalizzazione del primo grado di giudizio, di tutta la magistratura onoraria, poteva essere fatta in modo ben diverso, tutelando innanzitutto l’umanità delle persone che hanno lavorato. Queste persone – si ricordi – lavorano senza avere avuto mai, per 25 anni ed oltre, né previdenza né malattia né ferie e né congedo parentale”.








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