2016-06-04 14:46:00

Canonizzazione di Stanislao di Gesù Maria e Elisabetta Hesselblad


Papa Francesco presiede stamani in Piazza San Pietro la Santa Messa per la Canonizzazione dei Beati Stanislao di Gesù Maria, Fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, e Maria Elisabetta Hesselblad, Fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida. Il servizio di Adriana Masotti:

Maria Elisabetta Hesselblad, svedese, nacque il 4 giugno 1870 da famiglia luterana e fin da piccola sentì su di sé il peso della frattura tra le Chiese, cominciando a pregare per riuscire a trovare il “vero Ovile” di cui aveva letto nel Vangelo. A 18 anni emigrò negli Stati Uniti. A New York si dedicò come infermiera all’assistenza dei malati. In seguito approfondì la dottrina cattolica e ricevette il Battesimo. L’anno successivo, era il 1904, giunse a Roma e, visitando la casa dove Santa Brigida di Svezia aveva vissuto, comprese di doverne proseguire l’opera costituendo l’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida. Il suo apostolato trovò ispirazione dalla preghiera di Gesù: “Ut omes unum sint” cioè “Che tutti siano uno”. Negli anni della seconda guerra mondiale, si adoperò per dare rifugio agli ebrei perseguitati e per assistere i più poveri. Morì a Roma il 24 aprile 1957. Fu proclamata Beata da San Giovanni Paolo II nel 2000. Ascoltiamo suor Maria Concetta, dell’Ordine del Santissimo Salvatore, al microfono di Federico Piana:

“L’unità è la nostra missione, è la nostra costante preghiera per questa intenzione che – possiamo dire – propone l’ansia ecumenica e missionaria, quello stesso spirito di Santa Brigida che lottò già in quell’epoca per l’unità del corpo mistico di Cristo, e oggi per l’unità di tutti i cristiani”.

Stanislao di Gesù Maria, al secolo Giovanni Papczyński, nacque il 18 maggio 1631 a Podegrodzie, nel sud della Polonia. Negli anni della scuola conobbe i padri Scolopi e a 23 anni entrò nel loro ordine. A 30 divenne sacerdote. Nove anni più tardi però sentì l’ispirazione di fondare un nuovo Istituto di Chierici mariani sotto il titolo della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Sulle sue caratteristiche sentiamo padre Andzej Pakula, postulatore della causa di canonizzazione:

“Il carisma dell’Istituto era proprio il mistero dell’Immacolata Concezione, in cui ha trovato il cuore del cristianesimo, cioè la misericordia di Dio, il suo amore gratuito dato a Maria nella prospettiva della salvezza. Si deve ricordare che si era 200 anni prima del dogma e in quel tempo non era tanto chiaro questo privilegio riguardo alla Madonna, e così ha trasmesso questo carisma alla sua congregazione, che avrebbe dovuto essere attualizzato in modo pratico, apostolico tra la gente emarginata e povera, anche aggiungendo la preghiera per i defunti, specialmente per quelli non preparati alla morte”.

Padre Stanislao morì il 17 settembre 1701 nel convento di Góra Kalwaria, lasciando molti scritti di spiritualità. Benedetto XVI lo proclamò Beato nel 2007.








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