2016-06-02 12:43:00

Vescovo Johannesburg: disumanità contro immigrati in Sudafrica


“I rifugiati in Sudafrica devono far fronte a ingiustizia e disumanità”: lo ha affermato mons. Joseph Buti Thlagale, arcivescovo di Johannesburg, in Sudafrica, nel suo discorso di apertura alla tavola rotonda organizzata dal Dipartimento per la cura dei migranti e dei rifugiati dell’arcidiocesi e dal Jesuit Refugee Services (Jrs). Nel corso dei lavori, riferisce l’agenzia Fides, le diverse articolazioni della Chiesa sono state invitate ad essere compassionevoli e accoglienti, condividendo le informazioni per migliorare il lavoro caritativo.

Politiche migratorie non siano basate solo sui numeri
In particolare, il Jrs ha sottolineato che la nuova assicurazione sanitaria nazionale copre tutti i cittadini sudafricani e i rifugiati permanenti, ma solo parzialmente i richiedenti asilo, ai quali vengono garantiti solo i servizi di pronto soccorso. Dal canto loro, i membri dell’Istituto Scalabriniano per la mobilità umana in Africa hanno sottolineato come le politiche migratorie siano fallite perché basate su “criteri di selezione e di ammissione, che da soli non possono determinare numeri, flussi e modelli di migrazione. È importante capire, invece, perché le persone migrano”.

Diritti delle nazioni e diritti umani dei migranti abbiano lo stesso peso
Gli scalabriniani hanno sottolineato inoltre che ogni politica migratoria dovrebbe contemperare l’interesse nazionale, ovvero il diritto alla sicurezza dei cittadini, con i diritti umani dei migranti, che “idealmente dovrebbero avere lo stesso peso”. I lavori si sono conclusi con l’impegno, da parte dei presenti, di ulteriori collaborazioni nel servizio a rifugiati e migranti.








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