2016-06-02 12:44:00

Terra Santa: restauri alla tomba di Gesù al Santo Sepolcro


Sono iniziati a Gerusalemme, nella Basilica del Santo Sepolcro, i lavori di restauro della tomba di Gesù. Due tecnici, riferisce il portale della Custodia di Terra Santa, hanno effettuato alcuni rilievi con laser e, domenica scorsa, l’Edicola con all’interno il Sepolcro, ha subito il sua primo cambiamento evidente. Al suo ingresso è stata installata una sorta di camera di sicurezza da cui potranno transitare i pellegrini. In un’intervista rilasciata a Terrasanta.net, Antonia Maropoulou, ingegnere chimico, docente del Politecnico nazionale di Atene e coordinatrice scientifica dei lavori, ha spiegato che gli interventi dovranno essere effettuati di giorno e di notte, quindi 24 ore su 24. Di giorno si effettueranno i lavori che consentiranno la continuità delle devozioni, di notte invece quelli più pesanti, che prevedono la chiusura della tomba. Nella galleria francescana, invece, è stato allestito un laboratorio che permetterà a una parte dell’equipe di lavorare durante il giorno.

I danni nel tempo alla Tomba di Gesù
I lavori si sono resi necessari poiché, per decenni, la cupola della rotonda che sovrasta il Sepolcro è rimasta aperta, pioggia e intemperie hanno quindi danneggiato la struttura dell’edicola che racchiude la Tomba e i materiali con cui è stata realizzata. La situazione è inoltre stata peggiorata da un incendio, nel 1808, e dal terremoto del 1927. Gli interventi sono stati resi possibili dall’accordo firmato il 22 marzo di quest’anno dalle tre Chiese greca, latina e armena, corresponsabili della Basilica, con il quale è stata affidata al Politecnico di Atene la gestione del cantiere.

I primi interventi e l’organizzazione del cantiere
La prof.ssa Maropoulou spiega che non è ancora possibile prevedere una data per la fine dei lavori, anche perché deve essere prima completata la “fase pilota”, finalizzata a capire l’entità dei problemi del sito. “L’obiettivo è quello di rinforzare la struttura dell’edicola –  illustra la coordinatrice scientifica dei lavori – passando attraverso lo smantellamento delle lastre di marmo che la ricoprono, la pulitura dei materiali, il consolidamento della muratura d’epoca crociata e la sua riparazione con materiali coerenti con quelli antichi”. Il cantiere è stato pensato in modo tale da garantire, durante il giorno, il libero accesso al Sepolcro e le persone che vi saranno impegnate sono una settantina tra scalpellini e lavoratori del marmo provenienti dall’Acropoli di Atene, operai specializzati in lavori di muratura e restauro dalla Grecia, alcuni conservatori, di cui due dal ministero della Cultura greco, operai assunti in loco, 27 membri tra architetti ed esperti del Politecnico nazionale di Atene. Le Chiese latina, greca e armena hanno nominato ciascuna propri periti per valutare e verificare gli interventi di restauro. (T.C.)








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