2016-06-01 10:32:00

Il Papa ai Giainisti: custodire il Creato è custodire l'umanità


Il Papa ha incontrato stamane, prima dell’udienza generale, i rappresentanti dell’Istituto di Jainologia di Londra, espressione della comunità giainista, lanciando un nuovo appello alla salvaguardia del Creato. Il servizio di Sergio Centofanti:

La comunità giainista nasce in India nel sesto secolo avanti Cristo e oggi conta circa 8 milioni di seguaci, presenti soprattutto nell'Asia meridionale: alla base del suo insegnamento è la non violenza verso tutti gli esseri viventi. Papa Francesco esprime la sua soddisfazione per questo incontro, che - ha detto - fa crescere "la nostra responsabilità nella cura del creato, di quel dono che tutti noi abbiamo ricevuto". "Il creato - ha sottolineato - è lo specchio di Dio, è lo specchio del Creatore, è lo specchio della natura, di tutta la natura, è la vita della natura e anche il nostro specchio”:

"A noi, a tutti, piace la madre Terra, perché è quella che ci ha dato la vita e ci custodisce; direi anche la sorella Terra, che ci accompagna nel nostro cammino dell’esistenza. Ma il nostro compito è un po’ curarla come si cura una madre o come si cura una sorella, cioè con responsabilità, con tenerezza e con la pace. Vi ringrazio per tutto quello che voi fate in questo compito e rimaniamo uniti in questo ideale, in questo compito, in questo lavoro di fare che la nostra madre, la nostra sorella Terra sia custodita; nella consapevolezza che curare, custodire il creato, la Terra, è curare e custodire l’umanità intera”.

Ieri si è svolto un incontro tra il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e i rappresentanti dell’Istituto di Jainologia. A guidare le rispettive delegazioni c’erano il cardinale Jean-Louis Tauran e il presidente dell’Istituto Nemu Chandaria. Il dialogo con i giainisti risale al 1986. Nei colloqui – riferisce una nota pubblicata dalla Sala Stampa vaticana - è stata espressa soddisfazione per i cordiali rapporti e la cooperazione esistenti tra le comunità cristiane e i giainisti. In particolare, è stata sottolineata “l'importanza di educare le giovani generazioni, affinché siano consapevoli delle proprie tradizioni e conoscano e rispettino meglio quella degli altri”.

Con l'obiettivo di identificare aree concrete di convergenza come base di cooperazione, è stato discusso il tema “Prendersi cura della Terra, casa della famiglia umana” in cui è stata evidenziata la necessità, sia per i giainisti sia per i cristiani, “di lavorare insieme, unendo le forze con i credenti e le persone di buona volontà per rendere la Terra vivibile e pacifica per tutti”.

Durante l’incontro si è riflettuto sul principio giainista della 'non-violenza' (ahimsa) verso tutte le forme di vita e su quello cristiano della “compassione” e della “giustizia” verso i più poveri e le persone più vulnerabili, invocando una gestione responsabile della natura. Le parti hanno trovato elementi comuni che possono motivare e portare avanti la collaborazione tra giainisti e cattolici. E’ stato anche riconosciuto che “sul piano pratico questi elementi comuni richiamano i seguaci di entrambe le tradizioni religiose a promuovere il rispetto dell'ambiente, il non-sfruttamento delle risorse naturali, la riduzione degli sprechi, la cura di ogni forma di vita, e l’attenzione per le generazioni future”.








All the contents on this site are copyrighted ©.