2016-05-28 13:46:00

Zika, 125 scienziati: spostare Olimpiadi. L'Oms: nessun allarme


L’espansione del virus Zika obbliga a posticipare o cambiare sede alle olimpiadi di Rio. Questo l’appello lanciato da un team di 125 scienziati di tutto il mondo, che in un lettera inviata all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), chiedono un intervento per cambiare la data dei giochi del Brasile. L’Oms ha risposto che al momento non ci sono gli estremi per prendere una decisione di questo tipo. Il servizio di Daniele Gargagliano:

Sarebbe immorale permettere lo svolgimento delle Olimpiadi a queste condizioni, scrivono i 125 studiosi, tra scienziati, medici e bioeticisti più importanti al mondo, nel chiedere il rinvio dei Giochi olimpici o lo spostamento da Rio a un’altra destinazione. La trasmissione del virus Zika potrebbe comportare un rischio per i 500 mila turisti stranieri, in arrivo ad agosto in Brasile, e portare l'epidemia nei loro Paesi, si legge nella lettera inviata all’Oms, compresi quelli del terzo mondo dove la malattia potrebbe diventare ingestibile.

Preoccupazione, attenzione ma non allarmismo, spiegano dall’Oms. Per l’Organizzazione mondiale della sanità non esistono motivi validi per rinviare le Olimpiadi, che non avranno effetti significativi sulla diffusione internazionale del virus Zika. Insomma, i Giochi in sé non genereranno problemi per la salute pubblica mondiale ma, fanno sapere dall’agenzia dell’Onu, bisogna ridurre il rischio di trasmissione seguendo le misure di controllo e di prevenzione soprattutto per le donne incinte e i soggetti immunodepressi.

Sugli effettivi rischi per la salute pubblica mondiale provocati dalla trasmissione del virus Zika, in occasione delle Olimpiadi di Rio, l'epidemiologo dell'Istituto superiore di sanità di Roma, Giuseppe Rezza, allontana gli allarmismi:

R. – Innanzitutto, il mese di agosto è un mese a rischio per i Paesi a clima temperato, come per esempio i Paesi europei e gli Stati Uniti. In quel periodo, infatti, c’è una grande attività delle zanzare. Per quanto riguarda il Brasile, si tratta del periodo invernale. Nonostante sia un Paese a clima subtropicale, per cui le stagioni non sono come le nostre, non è comunque il periodo a maggiore intensità di attività delle zanzare. In quel periodo, Zika potrebbe essere anche meno attivo rispetto a ora. C’è un altro problema: non credo che il direttore dell’Oms, per quanto investito da diversi scienziati, possa addirittura costringere l’organizzazione dei Giochi o il governo brasiliano stesso a ripensarci. Il Brasile è un Paese affetto non solo da Zika, ma anche da altre malattie tropicali trasmesse dalle zanzare, come la “dengue” o la “chikungunya”, e non per questo si è mai chiesto di rinviare, per esempio, i Campionati mondiali di calcio piuttosto che le Olimpiadi. Io credo che più che altro bisognerebbe fare attenzione ad alcune cose. Chiaramente, le donne gravide dovrebbero evitare di andare in quella destinazione, non si dovrebbero intraprendere gravidanze durante il soggiorno in quella zona, per diminuire il rischio di trasmissione dell’infezione a donne gravide. Avere delle precauzioni nel momento in cui si ritorna, per evitare di trasmettere l’infezione e avviare una catena di trasmissione nei Paesi dai quali si è partiti. Io direi che ci vogliano delle misure di buon senso più che altro e che sia necessario evitare un allarmismo eccessivo.

D. – Al di là del caos mediatico, contano più le misure di prevenzione e di informazione…

R. – Io credo di sì, perché mi sembra veramente impossibile o quantomeno difficile, rinviare addirittura i Giochi olimpici per una situazione che merita sicuramente di essere posta sotto attenzione, ma che non è la prima volta che si presenta in un Paese subtropicale. Inoltre, Zika rappresenta un problema purtroppo grave soprattutto per le donne in gravidanza, ma non è invece una malattia così terribile, a parte pochi casi di complicazioni neurologiche, negli adulti sani. Nel resto della popolazione, anzi in tre quarti dei casi, decorre in maniera asintomatica. Lo sanno tutti che è un problema di una certa gravità, però sinceramente non credo che questo appello possa portare addirittura l’Oms a fare una battaglia per rinviare o spostare i Giochi olimpici, che ormai sono abbastanza prossimi.








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