2016-05-23 19:52:00

Presidenziali in Austria: vince il verde Van der Bellen. Sollievo in Ue


Presidenziali in Austria decise dai voti per posta: il neo capo di Stato è il verde Alexander Van der Bellen, affermatosi con il 50,3% delle preferenze dopo un lungo testa a testa con il candidato ultranazionalista Norbert Hofer, dato per favorito dopo il primo turno e che ha riconosciuto subito la sconfitta. Lo scarto è stato di appena 31 mila voti. Il giuramento si terrà il prossimo 8 luglio. “Sarò al servizio di tutti”, ha detto il presidente designato Van der Bellen. Il servizio di Gabriella Ceraso:

Già sono state definite le elezioni più contese della storia e sicuramente il dato dell’affluenza rimarrà un record al 72,7%. Rotto poi definitivamente il tabu', ovvero il bipolarismo tra socialdemocratici e popolari, che ha segnato la politica austriaca dal dopo guerra. Ma a fare la differenza sono stati, anche questa assoluta novità, i circa 900mila elettori per corrispondenza - il 14,1% della popolazione. Senza di loro l’Austria avrebbe avuto il primo capo di Stato ultranazionalista in un Paese del blocco comunitario. Sovvertito il primo turno e sovvertiti i primi spogli dunque il risultato ha sorpreso tutti. Alexander Van der Bellen ha vinto cancellando la paura dell’Europa di derive anti immigrati e euroscettiche. Plaude al voto l’Italia anche per i riflessi che questo avra' nelle relazioni bilaterali, vedi la questione Brennero. "Il primo incarico del neo eletto sarà sanare i contrasti interni" ha detto il presidente austriaco uscente Heinz Fischer, e lo stesso vincitore nel suo primo commento lo ha ribadito: “sarò al servizio di tutti, riacquisterò la fiducia anche degli elettori di Hofer, al quale va il mio rispetto. Siamo le due metà di questo grande Paese". Alexander Van der Bellen 72 anni, è un ex professore universitario, definito da alcuni uno spirito libero da altri un fascista verde, comunque un anticonformista, uomo di dialogo ed europeo convinto.Tema dell’immigrazione al centro del voto.

Il risultato ha comunque messo in luce una preoccupante polarizzazione del Paese e può essere di guida alla Germania e all’Europa tutta. Al microfono di Gabriella Ceraso l’analisi della professoressa Federiga Bindi, esperta di questioni europee, per l’Università di Roma Tor Vergata:








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