2016-05-21 11:45:00

Attentato Lahore: cristiani e musulmani ringraziano la Caritas


La Caritas del Pakistan ha distribuito aiuti economici ai sopravvissuti dell’attentato di Lahore, nel Punjab. Gli assegni del valore di 40 mila rupie (circa 340 euro) ciascuno, sono stati consegnati a 19 famiglie, di cui quattro di religione musulmana. Tra i beneficiari musulmani, vi è la famiglia di Ahmad Mushtaq, un ragazzo di 17 anni, che nell’attentato ha perso quattro dita del piede sinistro e l’udito dall’orecchio destro. Naila Malik, la madre del giovane, dice ad AsiaNews: “I cristiani hanno dimostrato grande simpatia verso di noi, come se fossimo dei parenti. Essi si prendono cura di tutti”.

78 morti e 350 feriti il bilancio dell’attentato
Compiuto dai talebani nel giorno di Pasqua, l’attentato al parco giochi di Gulshan-e-Iqbal di Lahore ha fatto tante vittime e feriti sia tra i cristiani che tra i musulmani. In tutto, sono morte 78 persone, di cui 24 cristiani, e altre 350 sono rimaste ferite. La maggior parte di queste sono donne e bambini, che al momento dell’esplosione si trovavano nel parco per giocare.

Cerimonia commemorativa nella Cattedrale di Lahore
La Caritas ha distribuito gli assegni durante una cerimonia nella Cattedrale del Sacro Cuore di Lahore lo scorso 18 maggio. Uno a uno, i beneficiari sono stati chiamati sull’altare per ricevere il dono, consegnato dall’arcivescovo Sebastian Shah. Era la prima volta che la famiglia di Mushtaq visitava una chiesa. Il ragazzo è stato investito dall’esplosione ed è rimasto ricoverato in ospedale per due settimane, dove è stato sottoposto a cinque interventi chirurgici. La madre racconta: “Era sveglio durante gli interventi, perché i medici avevano finito l’anestesia”.

Il grazie dei musulmani alla Chiesa
Oltre al sostegno finanziario, la Caritas sta aiutando le vittime a superare i traumi attraverso terapie di sostegno. La cerimonia di consegna si è conclusa con i riconoscimenti per alcuni funzionari di governo, tra cui il dott. Shahid Farooq, amministratore dell’ospedale di Jinnah. Il medico ha ringraziato i rappresentanti della Caritas, “perché con le loro visite nel reparto di pronto soccorso hanno risollevato il morale dei sopravvissuti. Prego Allah che tanti altri possano seguire l’esempio dei cristiani”.








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