Sono stati resi noti oggi il motto e il logo del viaggio apostolico che Papa Francesco compirà dal 24 al 26 giugno prossimi nella Repubblica d’Armenia. Il motto è ''Visita al primo Paese cristiano''. La conversione dell’Armenia, infatti, risale al 301, grazie all’opera di San Gregorio l’Illuminatore e può dunque definirsi – come ha detto Papa Francesco – “la prima tra le nazioni che nel corso dei secoli hanno abbracciato il Vangelo di Cristo” (Messaggio agli Armeni, 12 aprile 2015).
Il logo
Il logo, di forma circolare, raffigura il Monte biblico
Ararat, simbolo dell'Armenia, e il “Khor Virap” di Artashad (“pozzo profondo”) in
cui San Gregorio l’Illuminatore venne imprigionato per quasi 14 anni, dove oggi sorge
il Monastero omonimo. Una volta liberato, San Gregorio, che divenne il primo primate
dell'Armenia, dichiarò, insieme a Re Tirdate III, il cristianesimo religione di Stato
dell'Armenia. Nel logo sono riportati gli emblemi
e i colori, il viola e il giallo, della Chiesa Armeno Apostolica e della Santa Sede.
Programma del viaggio
Secondo il programma
ufficiale, Francesco arriverà il pomeriggio di venerdì 24 nella capitale Yerevan.
Subito la preghiera alla Cattedrale armeno apostolica di Etchmiadzin con il saluto
al Catholicos, quindi l’incontro con il presidente e le autorità civili e il discorso
al corpo diplomatico. Sabato 25 sui passi di San Giovanni Paolo II, il Papa visiterà
il Memoriale dell’eccidio degli armeni sotto l’Impero ottomano tra il 1915 e il 1916.
A Gymuri, seconda città più popolosa in Armenia colpita da un violento sisma a fine
anni Ottanta, Francesco celebrerà la Messa e visiterà la Cattedrale armeno apostolica
delle Sette Piaghe e la Cattedrale armeno cattolica dei Santi Martiri. In serata,
di nuovo a Yerevan l’incontro ecumenico e la preghiera per la pace. Domenica 26 giugno,
terzo e ultimo giorno della visita in Armenia, l’incontro del Papa con i vescovi cattolici
armeni nel Palazzo Apostolico ad Etchmiadzin e la partecipazione alla Divina Liturgia
nella Cattedrale armeno apostolica. Dopo il pranzo, l’incontro con i delegati e benefattori
della Chiesa armena apostolica e la firma di una Dichiarazione congiunta. Prima del
rientro in Vaticano il Santo Padre pregherà nel Monastero di Khor Virap.
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