L’importanza del dialogo interreligioso è stata al centro della visita che il gruppo di lavoro “Islam” della Conferenza episcopale svizzera (Ces) ha compiuto nei giorni scorsi in Turchia. La delegazione dei presuli – informa una nota della Ces – è stata guidata da mons. Alain de Raemy, vescovo ausiliare di Losanna-Ginevra-Friburgo, ed ha incontrato diversi rappresentanti musulmani, cristiani ed ebrei sia ad Ankara che ad Istanbul. Obiettivo dell’iniziativa: fare una panoramica sui cambiamenti in corso nella società turca e sulle conseguenze derivanti per i cristiani.
L’importanza della conoscenza reciproca tra le religioni
In particolare – sottolinea la nota – nell’incontro con il prof. Mehmet Görmez, responsabile
della Diyanet, ovvero dell’Ufficio per gli affari religiosi, è stata sottolineato
“l’importanza della conoscenza reciproca tra le religioni, al fine di eliminare le
incomprensioni ed i pregiudizi”. In questo ambito, “è stata approvata una Carta elaborata
da ebrei, cristiani e musulmani, che fissa i criteri per una convivenza pacifica tra
le rispettive comunità”.
Sostegno alle minoranze cristiane
Dal canto loro, gli esponenti islamici hanno assicurato al gruppo di lavoro della
Ces che “il sistema giuridico secolare della Turchia sarà mantenuto anche dopo la
prossima revisione della Costituzione”. Centrale anche la questione dei numerosi rifugiati
siriani, “per lo più cristiani”, che si trovano nel sud-est del Paese, per la quale
sono state richiamate le responsabilità dell’Europa e degli Stati Uniti. Il gruppo
di lavoro – prosegue la nota – “ha poi manifestato il suo sostegno morale alle minoranze
cristiane della regione”.
Dialogo ecumenico aperto e fruttuoso
Tra gli incontri svoltisi durante la visita della Chiesa elvetica, sono da menzionare
quelli con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, e con Elpidophoros
Lambriniadis, Metropolita di Bursa: entrambi “hanno presentato un’immagine piuttosto
positiva dei progressi realizzati negli ultimi anni nell’ambito della libertà religiosa”.
Un giudizio “condiviso dal presidente della Conferenza episcopale turca, l’arcivescovo
Levon Zekiyan”. Il gruppo di lavoro “Islam”, inoltre, ha constatato che “i cristiani,
comunità minoritaria in Turchia, hanno optato per un atteggiamento ecumenico aperto
e fruttuoso”.
Insegnamenti comuni per tutti i cristiani
Infatti, le differenti denominazioni cristiane del Paese hanno editato, insieme,
un libro intitolato “Insegnamento comune di cristianità”, che presenta i fondamenti
comuni della fede per tutti i cristiani. Una versione inglese di questa opera, attualmente
editata in turco, è in preparazione. (I.P.)
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