2016-05-15 11:35:00

Giornata mondiale della famiglia, luogo del futuro sostenibile


Anche quest’anno, come dal 1993, il 15 maggio in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale della Famiglia, uno dei “beni più preziosi dell’umanità” per Papa Francesco, che alla famiglia ha dedicato l’intenzione di preghiera del mese di maggio. Tema di quest’anno scelto dall’Onu è: "Famiglie, vite sane e futuro sostenibile". Il servizio di Gabriella Ceraso:

"Invito ciascuno a prendersi cura con amore della vita delle famiglie"; esse “non sono un problema, sono un’opportunità”. Così il Papa nell’ Esortazione apostolica postsinodale "Amoris Laetitia" e così anche l’Onu che in questa Giornata del 2016 sottolinea quanto la famiglia sia "centro della vita sociale, tuteli il benessere, l'educazione e la socializzazione dei propri membri e assista giovani e anziani." È una vera impresa", dice Daniela del Boca, docente di Economia del Lavoro all’Università di Torino e al Collegio "Carlo Alberto":

"E’ una vera impresa, perché si producono al suo interno veramente dei beni che aiutano i membri della famiglia nella gestione della propria vita, a tutte le età. E questo ha continuato a esistere, pur con delle difficoltà. In più la famiglia, non dimentichiamolo, in Italia in particolare, è anche produttiva nel senso che si sono moltissime piccole imprese familiari che lavorano proprio sul mercato del lavoro".

In questo è il futuro sostenibile, ma serve un sostegno economico e politico specifico perché la situazione oggi dell’impresa "famiglia" è più difficile di dieci anni fa, visto che le opportunità di lavoro e i servizi sono diminuiti a causa della crisi economica. Lo dice anche l’Europa. Maria Hildingsson è il segretario generale della Federazione europea delle Associazioni familiari cattoliche:

R. – C’est que la famille est le premier lieu où nous apprenons à vivre ensemble, à nous respecter…
"La famiglia è il primo luogo nel quale impariamo a vivere insieme, a rispettarci, a condividere, a perdonare e a dare prova di solidarietà. La stessa Dichiarazione dei diritti dell’uomo, nell’articolo 16, riconosce il ruolo che svolge la famiglia, incoraggiando gli Stati e la società a proteggere e sostenere la famiglia. Ciònonostante, la difficoltà che molte famiglie incontrano oggi in Europa è una difficoltà che definirei soprattutto come una mancanza di fiducia nel futuro. C’è una tendenza molto forte a dimostrazione di questo ed è la situazione demografica dell’Europa di oggi. Abbiamo una popolazione che sta invecchiando mentre molte famiglie vorrebbero avere più figli ma semplicemente non osano, perché non hanno fiducia nel futuro, pensano di non guadagnare abbastanza, di avere un impiego, di poter trovare quell’equilibrio di cui le famiglie hanno bisogno. Si constata che oggi nell’Unione Europea nessuno degli Stati membri ha un tasso di natalità sufficientemente alto per rinnovare la popolazione. E questo è un segno molto grave, che è legato al tempo stesso alla questione economica e finanziaria, ma anche al tempo che le famiglie possono passare insieme. Questi fattori hanno ovviamente un impatto forte sulla qualità dei rapporti: vediamo che il gran numero di separazioni e di divorzi in Europa sono una delle conseguenze di questa situazione. E questa situazione è determinata dal fatto che le politiche non prendono in sufficiente considerazione le necessità delle famiglia. C’è spesso la tendenza a considerare la famiglia come un qualcosa che “funzioni” quasi automaticamente e questo non è vero perché le famiglie hanno bisogno di supporto, hanno bisogno di politiche appropriate".

Il nord Europa è più virtuoso da questo punto di vista e da decine di anni si è reso conto delle difficoltà della famiglia, spiega ancora la professoressa Daniela del Boca, stimolando più parità nei trattamenti e più servizi specie per famiglie con bambini e anziani. E i risultati si vedono:

"Io credo molto negli investimenti che si chiamano 'in-kind', cioè in una rete di servizi funzionante, pubblica o comunque semipubblica, perché credo molto nel fatto che ci siano dei controlli. Credo un pochino di meno in quello che possiamo chiamare 'voucher' o che possono indirizzare le famiglie verso vari tipi di servizi. Penso che le famiglie vadano un po’ indirizzate da questo punto di vista per scegliere i servizi più di qualità".

Ma la crisi economica ha fatto molto e altrettanto hanno fatto le guerre e le migrazioni che spezzano e feriscono le famiglie:

"Fenomeni del genere ci sono sempre stati. Certo, questa volta siamo più vicini a questo tipo di fenomeno drammatico. E infatti lo vediamo in tutto il recente fenomeno dei minori non accompagnati: qui ci vorrebbe veramente uno sforzo europeo, altrimenti l’Italia – e altri Paesi come la Grecia – si trova veramente un po’ da sola nell’affrontare questa enorme emergenza ed aiutare queste famiglie".

Ciononostante la famiglia specie quella mediterranea così forte nei suoi legami interni continua a svolgere un ruolo di compensazione importante. E occorre ricordare anche questo nella Giornata internazionale della famiglia, così come occorre ricordare la bellezza e la gioia di cui è capace una famiglia come ripete spesso Papa Francesco. Di nuovo Maria Hildingsonn:

L'Exhortation apostolique "Amoris Laetitia" du Pape François parle beaucoup...
“L’Esortazione apostolica 'Amoris Laetitia' di Papa Francesco parla molto – e a ragione – della gioia e la famiglia è luogo di gioia: è luogo di condivisione e sono spesso le cose semplici, condivise in famiglia, che portano la gioia maggiore nella nostra vita. E’ necessario guardare alle famiglie lacerate, separate, ferite dalla vita, per capire quanto quella sorgente di gioia, che è la famiglia, manchi a quelli che non hanno la possibilità di vivere in una comunione familiare”.








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