2016-05-13 14:42:00

Brasile: concluso incontro Rete Centri e Case per i migranti


Si è concluso ieri a San Paolo del Brasile il VII incontro della Rete dei Centri di orientamento e delle Case scalabriniane per i migranti. All’evento hanno partecipato una trentina di delegati dai cinque continenti. Tre gli obiettivi della riunione iniziata il 10 maggio: tracciare un quadro aggiornato del fenomeno migratorio; condividere le rispettive esperienze e definire un piano di azione comune per rispondere alle nuove sfide.

Con l’aumento dei flussi migratori cresce la xenofobia
Dai lavori è emersa la constatazione di un generale aumento dei flussi migratori in tutto il mondo legata alla crisi economica globale. A fuggire dalla povertà e dalla violenza sono soprattutto giovani, ma si riscontra un significativo aumento delle donne e dei minori non accompagnati. Con l’aumento degli spostamenti di masse di popolazioni da un Paese all’altro è cresciuta anche la paura e il rifiuto degli immigrati ad opera di parte dei governi e delle opinioni pubbliche dei Paesi di accoglienza. A questo clima ostile – è stato evidenziato - contribuisce anche la confusione creata dai media tra migrazioni, terrorismo, traffico internazionale di esseri umani, sfruttamento sessuale e del lavoro. Un’informazione distorta su questi fenomeni alimenta infatti il pregiudizio, la discriminazione, la xenofobia e persino le persecuzioni, portando alla costruzione di nuovi muri e a nuove leggi che limitano la libertà di movimento delle persone.

Sostituire i muri con i ponti e l'indifferenza con la solidarietà
L’incontro ha quindi evidenziato l’importanza dello scambio di informazioni sulle esperienze e il modus operandi dei vari centri e case di accoglienza scalabriniani per migliorare la qualità e la professionalità dei numerosi servizi da essi offerti ai migranti: dall’assistenza legale per la loro regolarizzazione, all'assistenza sociale e psicologica; dall’aiuto per la ricerca di un lavoro e di un alloggio, all’insegnamento della lingua del Paese ospitante. Il terzo punto all'ordine del giorno ha riguardato, infine, la definizione di un piano di azione comune per affrontare meglio queste nuove sfide. Tale piano dovrebbe dispiegarsi in due direzioni: una ad intra e una ad extra. I partecipanti hanno convenuto sulla necessità di rafforzare la rete per un’azione più articolata ed efficace, che - è stato sottolineato – renderebbe anche più incisiva la voce degli Scalabriniani nella Chiesa e nelle società sul fronte delle politiche migratorie. La posta in gioco, come indica Papa Francesco, è quella di sostituire i muri con i ponti e l'indifferenza con la solidarietà. (a cura di Lisa Zengarini)








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