La Chiesa avrà due nuovi Santi. Si tratta del Beato Ludovico Pavoni, fondatore della Congregazione dei Figli di Maria Immacolata, e del Beato Salomone Leclercq, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, morto martire alla fine del Settecento. Nei Decreti approvati da Papa Francesco – nell’udienza concessa ieri al cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi – viene riconosciuto per entrambi un miracolo ottenuto grazie alla loro intercessione. Il servizio di Alessandro Gisotti:
È un sacerdote particolarmente brillante quello che viene ordinato a Brescia nel 1807. Ludovico Pavoni è stimato dal suo vescovo, che gli affida vari incarichi, tra cui un istituto per adolescenti e giovani poveri o abbandonati.
Educatore all’avanguardia
In 30 anni, don Ludovico affina un metodo educativo
e di istruzione all’avanguardia, che anticipa le moderne scuole professionali. Anche
quando fonda la Congregazione religiosa dei Figli di Maria Immacolata, i cosiddetti
“frati operai”, la sua immaginazione apostolica sorprende le autorità, che verificano
a lungo l’opera dell’Istituto prima di dare la loro approvazione. Muore a 65 anni,
nel 1849.
Martire della Rivoluzione francese
Diversa la storia del Beato Salomone Leclercq (al
secolo Guglielmo-Nicola-Ludovico), vissuto nella seconda metà del ‘700. Quando la
Rivoluzione francese stringe i suoi lacci attorno alla Chiesa, la persecuzione colpisce
duramente anche i membri dell’Istituto delle Scuole Cristiane, meglio noti come Lasalliani.
La legge considera illegali le strutture ecclesiali e chiede ai religiosi di venir
meno ai loro voti pena la morte. Fratel Salomone è il primo Lasalliano a subire il
martirio, il 2 settembre 1792, nel giardino del convento dei Carmelitani di Parigi,
riorganizzato come prigione. Aveva 46 anni.
Nuovo Venerabile
I Decreti approvati dal Papa riconoscono anche le
virtù eroiche del Servo di Dio Raffaele Emanuele Almansa Riaño, sacerdote diocesano,
già professo dell’Ordine dei Frati Minori, nato il 2 agosto 1840 e morto il 28 giugno
1927.
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