“Stop all’intolleranza! Sii paziente con l’altro e ferma l’aggressività, la violenza, l’abuso e l’incomprensione”. Questo lo slogan della campagna lanciata nel mese di maggio dall’arcidiocesi di Barranquilla, in Colombia, e rivolta a tutta la cittadinanza per porre fine al clima di violenza che si respira sul territorio e costruire una società migliore.
Famiglia, prima scuola di tolleranza e pazienza
“La sana convivenza – spiega l’arcivescovo di Barranquilla, mons. Jairo Jaramillo
Monsalve – è responsabilità non solo delle autorità, che devono compiere uno sforzo
umano ed istituzionale, ma anche delle famiglie, all’interno delle quali si impara
la pratica della tolleranza e della pazienza con i propri familiari”. Naturalmente,
sottolinea il vescovo, ciò non significa “essere masochisti, bensì promuovere il rispetto
e l’amore nei confronti degli altri”, un atteggiamento dal quale deriva, poi, “una
società più pacifica”. “La sana convivenza nasce in casa”, aggiunge il presule.
A rischio poveri, giovani e donne
Inserita già in passato nella classifica delle 50 città più pericolose al mondo, Barranquilla
ha visto, nel 2015, 419 omicidi, vale a dire 76 in più (pari ad un incremento del
22%) rispetto al 2014. Secondo la polizia metropolitana locale, l’anno scorso è stato
il più violento di tutta la storia della città. Tra le persone più a rischio, ci sono
i poveri, i giovani e le adolescenti che, escluse dalla società, vivono ai margini
della metropoli. Molte di loro sono costrette ad abbandonare presto gli studi e finiscono
per cadere vittime del racket della prostituzione o del narcotraffico.
26 maggio, fulcro dell’iniziativa
Di qui, la proposta della Chiesa cattolica per cercare di costruire una società più
sana ed armoniosa. Per tutto il mese di maggio, verranno promosse iniziative particolari
e comunitarie legate alla campagna. Il fulcro centrale dell’iniziativa sarà il 26
maggio, giorno in cui l’evento verrà promosso nelle strade, nelle scuole, nelle università,
nelle imprese, tramite i mezzi di comunicazione ed i social network. Per l’occasione,
verrà utilizzato l’hashtag #PareLaIntolerancia (Stop all’intolleranza) per Twitter,
Instagram e Facebook. (I.P.)
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