2016-05-10 13:05:00

Colombia: campagna dei vescovi contro la violenza


“Stop all’intolleranza! Sii paziente con l’altro e ferma l’aggressività, la violenza, l’abuso e l’incomprensione”. Questo lo slogan della campagna lanciata nel mese di maggio dall’arcidiocesi di Barranquilla, in Colombia, e rivolta a tutta la cittadinanza per porre fine al clima di violenza che si respira sul territorio e costruire una società migliore.

Famiglia, prima scuola di tolleranza e pazienza
“La sana convivenza – spiega l’arcivescovo di Barranquilla, mons. Jairo Jaramillo Monsalve – è responsabilità non solo delle autorità, che devono compiere uno sforzo umano ed istituzionale, ma anche delle famiglie, all’interno delle quali si impara la pratica della tolleranza e della pazienza con i propri familiari”. Naturalmente, sottolinea il vescovo, ciò non significa “essere masochisti, bensì promuovere il rispetto e l’amore nei confronti degli altri”, un atteggiamento dal quale deriva, poi, “una società più pacifica”. “La sana convivenza nasce in casa”, aggiunge il presule.

A rischio poveri, giovani e donne
Inserita già in passato nella classifica delle 50 città più pericolose al mondo, Barranquilla ha visto, nel 2015, 419 omicidi, vale a dire 76 in più (pari ad un incremento del 22%) rispetto al 2014. Secondo la polizia metropolitana locale, l’anno scorso è stato il più violento di tutta la storia della città. Tra le persone più a rischio, ci sono  i poveri, i giovani e le adolescenti che, escluse dalla società, vivono ai margini della metropoli. Molte di loro sono costrette ad abbandonare presto gli studi e finiscono per cadere vittime del racket della prostituzione o del narcotraffico.

26 maggio, fulcro dell’iniziativa
​Di qui, la proposta della Chiesa cattolica per cercare di costruire una società più sana ed armoniosa. Per tutto il mese di maggio, verranno promosse iniziative particolari e comunitarie legate alla campagna. Il fulcro centrale dell’iniziativa sarà il 26 maggio, giorno in cui l’evento verrà promosso nelle strade, nelle scuole, nelle università, nelle imprese, tramite i mezzi di comunicazione ed i social network. Per l’occasione, verrà utilizzato l’hashtag #PareLaIntolerancia (Stop all’intolleranza) per Twitter, Instagram e Facebook. (I.P.)








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