Con il ricordo di Aldo Moro e di Peppino Impastato, ritrovati assassinati il 9 maggio di 38 anni fa, il premier segretario Renzi ha aperto oggi pomeriggio la direzione del Pd. Tra i temi affrontati: immigrazione, referendum costituzionale, elezioni amministrative. Dura polemica tra il ministro delle Riforme Boschi e il leader della minoranza Cuperlo. Servizio di Giampiero Guadagni:
Nel giorno della festa dell'Europa il premier Renzi invita a non seguire la strada
della paura e dei muri. E osserva: occorre un'economia innovativa e una strategia
di ampio respiro sull'immigrazione. Una sfida lanciata al Partito socialista europeo,
di cui il Pd fa parte. E un altro appello il premier segretario lo lancia al suo stesso
partito: basta insulti, in vista delle elezioni amministrative il Pd deve valorizzare
quanto fa sul territorio senza sottacere i problemi, a partire dalle inchieste che
riguardano alcuni amministratori dem. La magistratura deve fare il suo lavoro, noi
siamo garantisti con tutti e non chiederemo le dimissioni del sindaco 5 Stelle di
Livorno, sottolinea ancora Renzi. Che sollecita una mobilitazione permanente del Pd
su amministrative e referendum costituzionale, dopo il quale, annuncia, ci sarà il
congresso anticipato. Se al referendum vince il no mi dimetto, ribadisce Renzi. Ma
nel Pd il clima resta teso: il leader della minoranza interna Cuperlo accusa la dirigenza
di votare sempre con l'Ala di Verdini. Il ministro delle Riforme Boschi replica: la
sinistra interna vota come l'estrema destra di Casa Pound.
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