2016-05-04 10:06:00

Papa a delegazione giordana: dialogo costruisce dove c'è distruzione


Stamattina, prima dell’udienza generale, Papa Francesco ha incontrato i partecipanti al quarto Colloquio con il “Royal Institute for Interfaith Studies” di Amman, promosso dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso sul tema dei valori condivisi da credenti e cittadini nella vita sociale e politica. Erano presenti all'udienza il card. Jean-Louis Tauran, presidente del dicastero vaticano, e il principe giordano El Hassan bin Talal, che ha fondato l'Istituto reale per promuovere i rapporti tra cristianesimo ed islam. Il servizio di Sergio Centofanti:

Il Papa ha espresso la sua gratitudine per questo incontro ricordando con gioia la sua visita in Giordania compiuta nel maggio del 2014: “E’ un bel ricordo che porto con me” ha detto. Quindi, ha parlato del lavoro svolto da questi Colloqui:

“E’ un lavoro di costruzione. Noi viviamo un tempo in cui ci siamo abituati alla distruzione che fanno le guerre. E il lavoro del dialogo, dell’avvicinamento ci aiuta sempre a costruire”.

In incontri di questo tipo – ha proseguito – “la parola più importante è dialogo”:

“E il dialogo è uscire da se stessi, con la parola, e ascoltare la parola dell’altro. Le due parole si incontrano, i due pensieri si incontrano. E’ la prima tappa di un cammino. Dopo questo incontro della parola, i cuori si incontrano e incomincia un dialogo di amicizia, che finisce con la stretta delle mani. Parola, cuore, mani. E’ semplice! Lo sa fare un bambino… Perché non farlo noi? E questo è  - piccolo, piccolo, piccolo - il passo della costruzione, dell’amicizia, della società”.

“Tutti abbiamo un Padre comune – ha aggiunto - siamo fratelli. Andiamo su questa strada, che è bello!”. E ha concluso: “Vi chiedo umilmente di pregare per me e io vi prometto di pregare per voi. Grazie!”.








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