2016-05-03 19:06:00

Siria: tregua forse vicina. Bombe su ospedale di Aleppo


La pace in Siria ancora lontana: bombardato dai ribelli al regime di Damasco un ospedale ad Aleppo: 14 morti e decine di feriti. Protesta il segretario generale delle Nazioni Unite: “anche le guerre hanno delle regole e vanno rispettate”. Si aprono però spiragli diplomatici per il ripristino di una tregua: l’inviato speciale dell’Onu, De Mistura ne ha parlato a Mosca con il capo della diplomazia russa, Lavrov. La cronaca nel servizio di Roberta Gisotti

A breve le ostilità potrebbero cessare in Siria. Così nel primo pomeriggio il ministro russo Lavrov, dopo l’incontro con l’inviato Onu De Mistura, che domani sarà a Berlino, dove il ministro degli Esteri tedesco Steinmeier ha invitato il coordinatore del Comitato dell’opposizione siriana, Hijab. Alla riunione – convocata a Villa Borsig, sul lago Tevel - parteciperà pure il ministro degli Esteri francese Ayrault. Al centro dell’agenda: come proseguire i colloqui di pace a Ginevra, fermare le violenze, migliorare le disastrose condizioni umanitarie del popolo siriano. Ha protestato energicamente il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki moon, per l’attacco di forze ribelli ad un ospedale di Aleppo: è “un crimine di guerra”, ha tuonato, ricordando le 730 vittime tra il personale medico dall’inizio della guerra in Siria. Attacchi e scontri fra governativi, lealisti e i tanti soggetti ribelli in campo proseguono dunque in varie parti del Paese. Critica anche la situazione nel carcere di Hama, nella Siria centrale, dove è scoppiata una rivolta e sono in corso negoziati per riportare la calma nell’edificio circondato da forze di sicurezza di Damasco.

Quali possibilità che dopo 5 anni di sanguinoso conflitto le diplomazie arrivino a riportare la pace in Siria, Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Massimo Campanini, docente di Islamistica e Storia dei Paesi islamici all’Università di Trento 








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