2016-04-29 15:09:00

Ungheria: concluso l'incontro della pastorale universitaria europea


Si è concluso oggi a Szeged, in Ungheria, un incontro di tre giorni dei delegati nazionali per la pastorale universitaria organizzato dal Ccee, il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, sul tema “Accompagnare la risposta alla chiamata di Dio”. L’evento è il secondo di quattro incontri preparatori al Simposio del 2017, in programma a Barcellona, in Spagna. Al microfono di padre Leszek Gesiak, responsabile del Programma Polacco della Radio Vaticana, ascoltiamo l’arcivescovo di di Łódź, mons. Marek Jędraszewski:

Una volta l’anno si tiene un incontro della sezione universitaria che fa parte della Commissione scuola, catechesi e università del Ccee. L’incontro a Szeged in Ungheria ha due scopi molto importanti: prima di tutto, quello di preparare il grande Congresso che si terrà il prossimo anno a Barcellona. Una cosa eccezionale di questo Congresso è il fatto che tutte e tre le sezioni si incontreranno per parlare della situazione dei giovani e dei giovani adulti di oggi, tanti dei quali si sentono una minoranza nei loro ambienti. È una grande sfida quella che è di fronte a noi, perché la catechesi, le scuole cattoliche e la pastorale universitaria pongono la stessa domanda per cercare di trovare una risposta complessa che possa aiutarci a portare avanti dei programmi giusti in futuro. Questo dunque è il primo scopo dell’incontro di Szeged.

Il secondo riguarda la pastorale universitaria: facciamo la stessa cosa ogni anno, però, qui a Szeged, abbiamo cambiato il modo di procedere dei nostri lavori: ora sono infatti gli studenti a preparare le relazioni, a porci le domande, e non come avveniva di solito, quando i discorsi erano fatti dai professori e dagli specialisti. No, stiamo ascoltando i giovani, con le loro domande, le loro osservazioni e le loro proposte, al fine di capire anche meglio le sfide pastorali che sono davanti a noi preti, professori e tutti coloro che sono responsabili dell’ambiente universitario nell’Europa di oggi. Penso che questo modo di procedere sia molto fruttuoso. E poi ci fa una grande impressione il fatto di poter ascoltare i giovani con il loro entusiasmo di fede e la loro fiducia che possa essere proprio la Chiesa a rispondere alle loro aspettative. In questo senso penso che l’incontro di Szeged sia un successo.








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