2016-04-28 15:49:00

Prodi sul Brennero: opinione pubblica insegue fantasmi


Il muro dell'Austria al Brennero è motivo di "grave preoccupazione" per la Commissione Ue, che annuncia un incontro per giovedi' 5 maggio tra il presidente Jean-Claude Juncker e il premier Matteo Renzi. Ma come reagisce alla decisione di Vienna l’ex presidente della Commissione Romano Prodi? Ascoltiamolo al microfono di Alessandro Guarasci:

R. – Posso anche dire con sdegno, però non con stupore: ormai c’è una opinione pubblica in Europa che insegue tutti i fantasmi. L’altra settimana sono stato ad Innsbruck e tutta l’opinione pubblica - di destra o di sinistra - si è chiusa in se stessa e sostanzialmente ha paura di tutto. Quindi mi intristisco doppiamente, perché prevedo rimedi difficili. E’ l’Europa che si è sfaldata, in poche parole… Capisce?

D. – Secondo lei, è la fine di un sogno di un’Europa unita anche politicamente?

R. - Non la fine, ma certamente un passo indietro enorme! La fine no, perché io spero sempre che arrivati sul limite del baratro, ci si accorga che si va a finire male… Ho sempre fiducia nella saggezza dei popoli, perché senza l’Europa noi non andiamo in nessun posto, di fronte agli Stati Uniti, alla Cina e di fronte al mondo che cambia: siamo assolutamente finiti!

D. – Presidente, lei come giudica però la reazione delle autorità europee a questa minaccia, soprattutto della Commissione?

R. – Che non c’è autorità europea! Voglio dire: abbiamo indebolito gli organi sovrannazionali, dicendo “comandano i Paesi e non più la Commissione”; “Voi burocrati di Bruxelles” e tutte queste belle cose qui. Dopodiché ci lamentiamo perché non agiscono: non si può mica far fare la corsa campestre ad uno che si è azzoppato, Questa purtroppo è la situazione che noi abbiamo… Ai miei tempi la Commissione picchiava giù duro, si litigava, si lottava, ma si aveva potere: adesso è stata spossessata e quindi non può più fare quello che faceva un tempo…








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