2016-04-26 12:42:00

Singapore: coppie sposate "tutor" per fidanzati e neo-sposi


Coppie sposate da almeno cinque anni che siano in grado di testimoniare la bellezza del Sacramento del Matrimonio: saranno loro a fare da “tutor” a fidanzati e neo-sposi dell’arcidiocesi di Singapore. La Commissione diocesana per la famiglia (Acf) – riferisce il sito web della Chiesa cattolica di Singapore – lancerà tale servizio pastorale nell’ultimo trimestre del 2016, denominandolo “Couple Mentor Journey” (Cmj).

Un progetto a due dimensioni
“I giovani – spiega Caroline Theseira, coordinatrice del progetto – avvertono la necessità di avere modelli di riferimento a causa del divario che riscontrano tra la preparazione al matrimonio” e la vita coniugale vera e propria. Due, dunque, le dimensioni di tale servizio: la prima si concentrerà sul percorso matrimoniale, offrendo un supporto concreto davanti ad eventuali problemi pratici. La seconda, invece, sarà dedicata alla formazione dottrinale della coppia, attraverso l’analisi di video formativi sul Sacramento del Matrimonio, la teologia del corpo e la psicologia dei rapporti interpersonali. 

Aiutare le coppie a comunicare
Il programma prevede anche consulenze psicologiche specifiche per aiutare le giovani coppie a capirsi ed a comunicare meglio. “L’Acf – spiega John Hui, presidente dell’organismo – pensa ad una Chiesa in cui le coppie con esperienza possano condividere le gioie e le difficoltà della vita coniugale con altri sposi e con i fidanzati, ispirandoli con esperienze di vita e di Vangelo, così da accompagnarli nel loro percorso, in amicizia”.

Papa Francesco: imparare ad amare qualcuno non si improvvisa
Il servizio pensato dall’arcidiocesi di Singapore risponde pienamente a quanto scritto da Papa Francesco nel sesto capitolo dell’Esortazione apostolica post-sindodale “Amorsi Laetitia sull’amore nella famiglia”: in tali pagine, infatti, il Pontefice dedica riflessioni approfondite alla necessità che l’intera comunità cristiana si assuma il compito di “guidare i fidanzati nel cammino di preparazione al matrimonio” e di “accompagnare nei primi anni della vita matrimoniale”. “Imparare ad amare qualcuno non è qualcosa che si improvvisa” o che si può ridurre “ad un breve corso” prematrimoniale - scrive Francesco - perché sposarsi non è “il termine di un cammino”, bensì “una vocazione che lancia in avanti”, un progetto da edificare con pazienza, comprensione, tolleranza e generosità, in “una danza con occhi meravigliati verso la speranza”. (I.P.)








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