2016-04-26 15:23:00

Amoris Laetitia, rilancia la pastorale del 'per sempre'


“L’esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco certamente non modifica la dottrina della Chiesa né cambia la pratica e la disciplina. Neanche nei suoi punti centrali come la coerenza tra il matrimonio e l’Eucaristia”.  E’ la lettura che dà di Amoris Laetitia  padre Josè Granados, vice-preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul matrimonio e la famiglia e docente di teologia dogmatica del matrimonio.

“C’è invece – spiega il professor Granados- una novità nel cammino che si deve intraprendere, e che il Papa incoraggia: un itinerario per far arrivare le persone a vivere secondo la vita di Gesù. Questa è sempre la meta di ogni evangelizzazione. Per questo mi sembra che l’esortazione ci dia proprio una chiave di novità nel capitolo quarto, dove si parla della via dell’amore e della carità che viene applicata alla famiglia. Di fronte agli egoismi e alle chiusure indica la strada della riscoperta dell’identità relazionale che in fondo è familiare. Questa nuova visione antropologica, che conferma tutti gli insegnamenti di san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ci permette adesso di offrire una speranza a tutte le persone ferite affinché capiscano che si può vivere una vita in conformità piena al Vangelo”.

“ Nell'esortazione – continua ancora Granados-  è netto il riferimento alla ‘pastorale del vincolo’. Dunque, è chiaro che allora il vincolo non è solo una realtà giuridica: il vincolo è l’amore che mi ha legato all'altro e che è più grande del mio sentimento, del mio desiderio d’amare, perché in questo vincolo c’è la promessa di Dio. Questa è la visione cristiana del matrimonio: Dio ti ha dato l’indissolubilità del matrimonio ma, come afferma l’esortazione, non è un fardello ma un dono.  Quindi, se Dio ha dato agli sposi questo dono, bisogna orientare la pastorale in modo tale che sia in grado di aiutare  i giovani che si preparano al matrimonio ma non sanno volere il ‘per sempre’ al punto che possano affermare: sì, lo voglio, non solo per le mie forze o per il mio sentimento, ma perché c’è un progetto di Dio per la coppia”.

“Penso- conclude Granados- che questa pastorale del vincolo sia necessaria affinché  proprio questo  vincolo venga custodito, guarito e, con il perdono, rinnovato lungo tutta la vita matrimoniale. Questa pastorale serve anche per le famiglie ferite che vivono fuori da esso: con grande pazienza e misericordia bisogna ricondurle a questo vincolo che non è un peso ma un dono che viene concesso dall'amore di Gesù”.








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