2016-04-22 12:29:00

Santa Sede all'Onu: droga non si combatte liberalizzandola


La famiglia svolge un ruolo fondamentale nella lotta alla droga che non si combatte liberalizzandone l’uso. E’ quanto affermato da mons. Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu alla sessione speciale dell’Assemblea generale riunita in questi giorni a New York con l’obiettivo di definire l’indirizzo generale e le priorità delle politiche mondiali sulle droghe per i prossimi decenni. Il servizio di Lisa Zengarini:

La legalizzazione degli stupefacenti non è la soluzione
Nel suo intervento mons. Auza ha ribadito la ferma opposizione della Santa Sede alla legalizzazione dell’uso degli stupefacenti, la cui diffusione - ha sottolineato citando Papa Francesco - si contrasta piuttosto affrontando i problemi che ne sono la causa. 

La prevenzione si comincia in famiglia
“La Santa Sede – ha quindi proseguito l’osservatore permanente – non sottolineerà mai abbastanza l’importanza della famiglia nelle strategie di prevenzione, trattamento, riabilitazione e reinserimento”. I bambini che crescono in famiglie che si prendono cura di loro infatti, “di solito ricevono l’educazione necessaria perché dicano ‘no’ alle droghe illegali”. 

Riabilitare i tossicodipendenti, non punirli
Ma anche nelle famiglie unite alcune persone possono diventare purtroppo vittime dell’abuso di droga. “Anche queste persone – ha detto l’arcivescovo - hanno bisogno del sostegno e della cura delle loro famiglie e comunità”, compresa “un’assistenza sanitaria e sociale efficace e accessibile”. In questo senso - ha ammonito - è importante non mettere sullo stesso piano consumatori, trafficanti e spacciatori: “Non tutti i reati legati alla droga illegale hanno infatti la stessa gravità” e “una risposta sproporzionata non aiuterebbe la riabilitazione dei tossicodipendenti”.

Più cooperazione internazionale contro la droga
Il problema della droga e dei mali ad essa connessi colpisce tutto mondo. Di qui - ha concluso mons. Auza - la necessità di una “cooperazione internazionale verso una strategia integrata ed equilibra per contrastarlo”.








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