2016-04-22 09:34:00

La Chiesa portoghese aderisce alla colletta per l’Ucraina


Un gesto significativo che dimostra che “la Chiesa non dimentica mai i suoi fratelli”: con queste parole padre Ivan Hudz, coordinatore della Cappellania nazionale degli immigrati ucraini di rito bizantino in Portogallo, commenta la colletta indetta da Papa Francesco per l’Ucraina. La speciale iniziativa si terrà in tutte le Chiese d’Europa domenica prossima, 24 aprile, ed i fondi raccolti, ai quali si aggiungerà una consistente somma di denaro messa a disposizione dallo stesso Pontefice, andranno a beneficio delle vittime del conflitto che sconvolge l’Ucraina da due anni.

I veri cristiani non sono indifferenti alla sofferenza altrui
“Il sostegno materiale è molto necessario – spiega padre Hudz - ma sono sicuro che questo gesto farà sì che il popolo ucraino non si senta solo e sappia che in Europa esistono ancora veri cristiani che non sono indifferenti alla sofferenza ed ai bisogni degli altri”. “Ultimamente – aggiunge padre Ivan – i mass media non parlano più di questo conflitto, ma esso va avanti, i drammi continuano e ci sono famiglie che hanno perso tutto”.

Migranti ucraini non dimenticano il loro Paese
In Portogallo, padre Hudz accompagna una comunità di circa 60 mila ucraini immigrati, persone che – spiega – non hanno dimenticato le loro radici ed i familiari che hanno lasciato in patria. Tutti i mesi, infatti, vengono inviati furgoni carichi di cibo, vestiti ed aiuti per la popolazione e per i pazienti ricoverati in ospedale, in particolare per coloro che hanno perso un arto e necessitano di una protesi. “Non guardiamo se sono ortodossi o cattolici - conclude padre Hudz - ma guardiamo in primo luogo alla persona”.

I fondi raccolti saranno gestiti dal Pontificio Consiglio Cor Unum
A gestire tecnicamente i fondi raccolti con la colletta di domenica prossima sarà il Pontificio Consiglio Cor Unum che agirà secondo progetti vagliati localmente da un’apposita Commissione. Per la fine del mese di aprile è prevista anche una missione in Ucraina da parte di mons. Giampietro Dal Toso, segretario del dicastero. Infine, qualche dato: secondo l’Onu, il conflitto ucraino ha provocato oltre 9 mila vittime e quasi tre milioni di sfollati e profughi, mentre sono in corso ancora tensioni in particolare nelle zone di Donetsk e Lugansk. (I.P.)








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