2016-04-20 20:22:00

Unhcr: 500 i possibili morti nel naufragio nel Mediterraneo


Potrebbero essere 500 i morti nel naufragio nel Mediterraneo di cui si è avuta notizia lunedì scorso. Lo ha riferito l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, che ha raccolto le testimonianze dei sopravvissuti. Il barcone, rovesciatosi per il sovraffollamento, era partito dalla Libia. Francesca Sabatinelli:

Cinquecento vittime, fatte salire su di un barcone in due fasi: una parte imbarcatasi nei pressi di Tobruk, l’altra parte salita a bordo in mare aperto, con un trasferimento da una barca più piccola, e sarebbe stato questo a provocare il naufragio. A raccontare la dinamica, non ancora molto chiara, dell’ultima tragedia nel Mediterraneo sono stati i sopravvissuti: 41 soprattutto uomini, originari di Somalia, Sudan, Etiopia, che hanno confermato la partenza dalla Libia e non dall’Egitto. Che gli scafisti stiano cercando di ricambiare le rotte sembra ormai certo. A riportarne i primi segnali è stato il Commissario Ue all’immigrazione Avramopoulos, che ha presentato la relazione dell’esecutivo sull’attuazione dell’accordo di marzo tra Ue e Turchia.  Nessuna liberalizzazione dei visti per i turchi, è stato precisato, se Ankara non soddisferà i criteri dell’accordo. 72 i punti richiesti dall’Ue per il via libera all’esenzione dei visti, dei quali 55, secondo la Turchia, sarebbero già stati soddisfatti. Avramopoulos ha anche affrontato il ‘migration compact’ presentato da Renzi, spiegando che gli eurobond, già bocciati dalla cancelliera tedesca Merkel, “sono una prima idea” di cui si potrà parlare in futuro. Da Bruxelles arrivano intanto le cifre del 2015 relative alle richieste di asilo accettate: 333mila 350, dato in aumento del 72% rispetto al 2014. Di queste, a riguardare l’Italia sono state poco più di 29500. In aumento anche gli sbarchi sulle coste italiane, si parla di un +6% rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno. Si sta gestendo il fenomeno, ha detto il ministro dell’interno Alfano, che parla di ingiustificati allarmismi.

 

 

 








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