2016-04-19 14:35:00

Vescovi Portogallo: combattere i paradisi fiscali


“Grande sorpresa” per la dimensione dello scandalo e una ferma richiesta di misure concrete contro la grave ingiustizia dell’evasione fiscale e dei reati ad essi connessi. E’ quanto esprime la Commissione nazionale della giustizia e della pace (Cngp) della Conferenza episcopale portoghese di fronte alle rivelazioni che stanno emergendo dalla mega inchiesta giornalistica sui "Panama Papers”, gli oltre 11 milioni di documenti segreti fatti trapelare dallo studio legale panamense Mossack Fonseca che mostrano come centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo abbiano usato società off-shore per nascondere denaro frutto di evasione o di attività illecite. Come è noto, dall’inchiesta, condotta da un pool di 170 giornalisti di oltre 100 gruppi di media, sono spuntati nomi eccellenti come quelli di 143 leader politici, di imprenditori e di personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport.

Eliminare l’ingiustizia dell’evasione fiscale che penalizza i poveri
“Sapevamo che le società off-shore svolgevano attività per aiutare la crescita delle grandi ricchezze grazie una fuga immorale dalle tasse legalizzata a livello internazionale, ma l’inchiesta giornalistica sui Panama Papers ha fatto emergere la reale dimensione” dello scandalo dei paradisi, afferma Giustizia e Pace in una nota ripresa dall’agenzia Ecclesia. Il documento evidenzia come le società off-shore siano spesso uno strumento per il riciclaggio di attività illecite e corruttive che vedono coinvolte anche le istituzioni, comprese quelle a cui spetta il controllo della legalità. "Noi, tuttavia,  non smetteremo di avere fiducia nella giustizia”, sottolinea l’organismo episcopale che rivolge un pressante appello “ai cristiani, ma anche alla società civile, ai governi nazionali e alle organizzazioni internazionali, perché vengano eliminate queste ed altre ingiustizie”  che permettono “a pochi ricchi di arricchirsi di più”, mentre altri non hanno il "minimo necessario" per vivere dignitosamente.

La finanza off-shore serve al mercato delle armi e alla tratta di esseri umani
Citando Papa Francesco, la nota inoltre rammenta che il riciclaggio di denaro alimenta il mercato delle armi, la tratta delle persone (compresi i rifugiati), il traffico di organi e stupefacenti, nonché le reti internazionali di sfruttamento della prostituzione. “Fino a che punto lasceremo andare avanti questo scandalo? Non dobbiamo esigere che i nostri governi e istituzioni siano meno conniventi?", chiede in conclusione la Cngp ricordando che quest’anno le Commissioni europee della Giustizia e della Pace hanno deciso di concertare la loro azione proprio sul tema della disuguaglianza sociale e dell’equità fiscale.  (A cura di Lisa Zengarini)








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