Crisi siriana al centro dei difficili negoziati
di Ginevra ripresi ieri per tentare una cessazione del conflitto, che secondo il presidente
degli Stati Uniti, Obama, non potrà avvenire senza allontanare Assad dal potere. I
colloqui si sono riavviati proprio nel giorno delle elezioni per il rinnovo del Parlamento,
una chiamata alle urne, tuttavia, definita da più parti una farsa. Sul campo intanto
intensi gli scontri in alcune zone del Paese. Paola
Simonetti:
La priorità è la transizione politica. E’ stato ribadito ieri nella ripresa dei
colloqui di Ginevra mediati dall’Onu, per la risoluzione del conflitto in Siria. L'inviato
speciale delle Nazioni Unite, De Mistura, lo ha dichiarato dopo l’incontro con una
delegazione delle opposizioni in esilio. Una soluzione questa caldeggiata anche dal
presidente degli Stati Uniti, Obama, secondo cui occorre l’allontanamento di Assad
dal potere. Ma il governo siriano ha già fatto sapere che non avrà intenzione di farsi
da parte. Il capitolo sarà in agenda nel summit del Golfo della prossima settimana
in Arabia Saudita. I colloqui si sono riaperti proprio nel giorno delle elezioni per
il rinnovo del Parlamento, giudicate da più parti una farsa poichè in atto in province
a stretto controllo governativo. Sullo sfondo il conflitto prosegue: intensi gli scontri
nella periferia di Damasco e a sud di Aleppo. Intanto l’opposizione denuncia un ennesimo
crimine di regime: oltre 40 bambini sarebbero stati massacrati dai numerosi raid aerei
governativi.
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