2016-04-12 14:21:00

Filippine: Chiese d'Asia solidali con i contadini di Mindanao


Anche la Conferenza delle Chiese cristiane dell’Asia (Cca) si unisce alla ferma condanna, espressa dai vescovi filippini delle violenze da parte della polizia e dei militari contro i contadini tribali dell’isola di Mindanao piagati dalla siccità. Le violenze sono esplose il 1° aprile a Kidapawan, dopo giorni di proteste e manifestazioni provocando vittime e feriti.

Solidarietà alla Chiesa metodista per il suo sostegno ai contadini
Nei giorni scorsi, la Cca, che fa parte del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc), ha denunciato la risposta violenta e le sparatorie da parte delle forze dell’ordine contro i manifestanti e ha espresso solidarietà alla Chiesa metodista per il suo sostegno ai contadini in difficoltà e ai leader tribali minacciati dalla violenza nelle Filippine.

Una soluzione giusta e pacifica
Le Chiese cristiane deplorano l’uso della forza  e chiedono una soluzione "giusta e pacifica”, ricordando che questi contadini sono stati abbandonati dalle autorità. Inoltre, il Cca ha ricordato che all’origine delle violenze vi è anche la promessa non mantenuta da parte dei funzionari governativi di quindicimila sacchi di riso da destinare agli agricoltori. “Ci uniamo a coloro che si battono per i diritti umani fondamentali e la giustizia — ha detto il segretario generale del Cca, Mathews George Chunakara — e sollecitiamo le autorità governative e provinciali affinché attivino disposizioni adeguate e garantiscano la sicurezza a tutti gli agricoltori che stanno legittimamente manifestando le loro preoccupazioni. È un peccato che i diritti legittimi di questa povera gente, che chiede al Governo azioni appropriate al fine di ricevere assistenza e sostentamento nelle zone devastate dalla siccità, vengano completamente ignorati”.

Gravi violazioni dei diritti umani dei contadini indigeni
​Negli ultimi anni, le violenze contro gli indigeni e gli agricoltori del Mindanao non accennano a diminuire nonostante il forte impegno della Chiesa cattolica e di altre confessioni religiose presenti nell’arcipelago. Si registrano, infatti, gravi violazioni dei diritti umani, commessi da gruppi paramilitari che appoggiano le operazioni di grandi società straniere e locali. A Mindanao l’occupazione dei territori delle comunità tribali compiuta dalle forze armate ha costretto molte persone ad abbandonare le proprie terre. (L.Z)








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