2016-04-09 08:00:00

Migranti: più controlli al Brennero nel rispetto di Schengen


Maggiori controlli al confine del Brennero, ma salvaguardando il trattato di Schengen: è la conclusione a cui sono giunti i ministri dell’interno di Italia e Austria dopo il loro incontro a Roma. Nella giornata di ieri nuovi respingimenti dalla Grecia verso la Turchia. Il servizio di Adriana Masotti:

"Intensificare la collaborazione bilaterale ed operativa nel monitoraggio e nel controllo della comune frontiera con l'obiettivo strategico di garantire la
fluidità di passaggio al Brennero e di salvaguardare la libera circolazione prevista da Schengen". Così la nota congiunta diffusa al termine del faccia a faccia di ieri sera, al Viminale, tra i ministri dell'Interno di Italia e Austria, Angelino Alfano e Johanna Mikl-Leitner, dopo la minaccia da parte austriaca di chiudere il confine con l’Italia per evitare flussi incontrollati di migranti.
I due ministri hanno inoltre deciso di "rafforzare la collaborazione tra le Forze di Polizia transfrontaliera contro i fenomeni criminali e i traffici illeciti, anche attraverso un maggior scambio di informazioni". Intanto Berlino fa sapere che in Germania nel mese di marzo ci sono stati due terzi di arrivi in meno di richiedenti asilo rispetto al mese precedente, in conseguenza alla chiusura della rotta dei Balcani. Proseguono i respingimenti previsti dall’accordo Ue-Turchia: nella giornata di ieri sono stati 124 i migranti respinti in Turchia dalle isole greche di Lesbo, Samos e Kos, la maggior parte di loro pachistani e afghani. In precedenza, erano già state respinte 202 persone.

Sull’immigrazione sentiamo ai nostri microfoni le parole del segretario della CEI, mons. Nunzio Galantino: al microfono di Alessandro Guarasci:

“Non si fermano il dramma, la sofferenza e la disperazione delle persone né con i muri né con i fili spinati. Il dramma e la disperazione, purtroppo, hanno la meglio sui muri e Lesbo sta diventando, insieme anche a Calais e ad altri posti, il luogo riconosciuto dalla vergogna per tutti quanti noi".








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