2016-04-05 15:22:00

Pronta prima edizione italiana del Talmud, grande testo ebraico


Per la prima volta nella storia, è stata pubblicata la traduzione del Talmud in italiano, testo sacro dell’ebraismo e dalla storia tanto travagliata. La presentazione della prima edizione oggi a Roma, all’Accademia dei Lincei, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Francesca Sabatinelli:

Una raccolta di norme e di interpretazioni: si potrebbe semplificare così la spiegazione di cosa sia il Talmud, ma che è molto di più. Il Talmud, di cui oggi una parte è tradotta in italiano dall’aramaico, è l’essenza fondamentale dell’ebraismo, è la legge orale, un dibattito aperto su qualsiasi questione. Quello appena tradotto è un primo volume di circa una trentina che ne seguiranno, editi da Giuntina di Firenze, ed è il "Trattato di Rosh haShanà", Capodanno in ebraico. Coordinatore del progetto è il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni:

R. – Il Talmud è il pilastro della cultura ebraica dopo la Bibbia. Sostanzialmente è la seconda Bibbia del popolo ebraico. E’ un’opera di dimensioni enormi e di difficile comprensione che, malgrado questa difficoltà, rappresenta comunque il cuore dello studio, che è un dovere per la religione ebraica, e della formazione religiosa. Oltre alla religione, in senso stretto, affronta problemi di vario tipo: dalla scienza alle questioni giuridiche, alla storia, all’interpretazione della vita. E’ quindi un patrimonio del popolo ebraico e, indirettamente, dell’umanità. Hanno cominciato a tradurre questo testo nel secolo scorso in varie lingue europee, prima in tedesco e poi ci sono state edizioni in inglese, con strutture sempre più affinate e accurate dal punto di vista tipografico, con a fronte il testo originale. Questo tipo di traduzione mancava in italiano e farla è stata una grande impresa. Abbiamo messo a punto un sistema che ha cominciato a produrre un primo trattato e vogliamo presentare questo primo risultato.

D. – E’ stato tradotto in inglese e in tedesco, ma la comunità ebraica italiana non è tra le più grandi e quindi, in Italia, a chi può essere diretto questo testo?

R. – Intanto, anche se non c’è confronto tra le dimensioni della comunità ebraica italiana e quella che parla inglese, comunque c’è sempre un certo numero di persone dentro la comunità che possono usufruire di quest’opera. In ogni modo, questo è qualcosa che non rimane chiuso dentro la comunità, ma serve come riferimento culturale per un pubblico molto vasto. Non dubito che ci sarà molto interesse da parte di molte persone, soprattutto provenienti da altri mondi religiosi. Stiamo dando uno strumento di consultazione, prima di tutto, e di studio, dando così una possibilità di accesso molto larga.

D. – Il Talmud è stato anche all’origine di scontri tra ebrei e cristiani. Questa versione tradotta in italiano, in qualche modo, darà una spiegazione a ciò che è accaduto nel passato?

R. – Gli scontri, nel senso di persecuzioni contro il testo, sono dovuti a motivi pretestuosi, sostanzialmente. Ci sono qua e là, sparse nel Talmud, delle frasi polemiche nei confronti della società circostante che, a sua volta, non era tenera nei confronti dell’ebraismo, ed estrapolando questi brani dal contesto, tra l’altro solo alcuni brani qua e là sparsi, ma che in tutto non compongono più di due pagine su un patrimonio di migliaia di pagine, contengono dei riferimenti strani, con nomi che possono ricordare i protagonisti evangelici, ma che non è affatto detto si riferiscano a loro. Comunque, in base a questo pretesto, il Talmud è stato condannato e bruciato nelle pubbliche piazze. Non per questi riferimenti, però, che potevano essere spurgati, come infatti è successo in edizioni successive, ma perché il Talmud rappresentava il cuore dell’ebraismo. Se tu vuoi colpire l’anima, le bruci proprio le cose essenziali. Per questo motivo c’è stata una persecuzione contro l’essenza della cultura. Questo spiega, dunque, le grandi difficoltà storiche attorno a questo testo. Ora si presenta chiaro in italiano, con tutte le questioni ben tradotte, in cui ciascuno potrà giudicare se effettivamente questo sia un testo pericoloso o invece un testo pilastro  della storia della cultura universale.

Il progetto “Traduzione Talmud Babilonese” nasce nel 2011, ed è da allora che un team di traduttori e non solo, lavora a questa edizione che si avvale della collaborazione della presidenza del Consiglio, del ministero dell’Istruzione, del Cnr e dell’Ucei, Unione delle comunità ebraiche italiane. La prof.ssa Clelia Piperno è il direttore del Progetto:

"E’ la prima volta che un progetto di una lingua antica come l’aramaico viene tradotto, accompagnato da un software creato ad hoc che si chiama Traduco, creato dal Cnr attraverso la sua struttura dell’Istituto di Linguistica Computazionale di Pisa. E’ per tutti gli italiani e tutte le persone che nel mondo amano la lingua italiana, perché è  una traduzione in lingua italiana non ritradotta da un’altra lingua, ma dall’aramaico, con capacità, quindi, di rendere accessibile questo testo così complesso. La lingua scientifica e la lingua poetica, ovvero la lingua dell’informatica e la lingua talmudica, sono finalmente insieme".








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