Caso Guidi. L'opposizione pronta a mozione di sfiducia contro il governo

Arriva a Roma l’inchiesta sul petrolio in Val D’Agri che giovedì ha portato alle dimissioni del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Oltre il compagno della Guidi, indagato anche il capo della Marina, l’ammiraglio De Giorgi. L’opposizione chiede le dimissioni di Renzi, ma il premier incalza: andremo in Parlamento, non ci manderanno a casa. Cecilia Seppia

Saranno a Roma il 5 aprile i pm di Potenza per ascoltare il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, e il ministro dimissionario dello Sviluppo economico, Federica Guidi nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata, dopo quanto emerso dalle intercettazioni. Nell’indagine, da oggi figura come indagato anche il capo di stato maggiore della Marina, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi che si è detto “sorpreso e amareggiato ma pronto a tutelare la sua reputazione”. La Procura di Potenza, che ha aperto pure il filone per disastro ambientale, ha deciso inoltre di fare appello contro il rigetto da parte del gip della richiesta di arresto per Gianluca Gemelli, compagno del ministro Guidi, indagato per concorso in corruzione e per millantato credito. Intanto Renzi appare sotto attacco su più fronti: Forza Italia Lega e Fratelli d’Italia presenteranno una mozione di sfiducia al governo per denunciare tra l’altro il fallimento della sua politica economica. Andremo in Parlamento - ribatte il premier - e ancora una volta la Camera potrà mandarci a casa, se vorrà. Ma non credo succederà. Se saltiamo noi saltano anche le loro poltrone”. Noi - aggiunge - non raccogliamo le polemiche, continueremo a lavorare per gli italiani. Renzi ha annunciato anche la querela contro Beppe Grillo, per aver accusato il Pd di essere complice e colluso nell’inchiesta ed ha voluto ricordare che è stato proprio il suo partito nel 2014 ad autorizzare lo sblocco del progetto francese Tempa Rossa, fermo dal 1989. La Guidi intanto continua a difendersi: non ho rivelato segreti di stato.