2016-03-31 14:10:00

Confcooperative: col codice degli appalti +3% del Pil


La riforma degli appalti può determinare subito una crescita del Pil pari all'1% annuo, che a regime potrà salire fino al +3%. La stima è di Confcooperative che oggi ha organizzato un convegno sugli strumenti per combattere la corruzione. Il servizio di Alessandro Guarasci:

Norme più chiare, con controlli incrociati, scelte che non puntino solo al prezzo più basso. E’ l’obiettivo del codice degli appalti, in discussione in parlamento. Per Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, se il codice fallisce è un danno per tutto il Paese:

“Credo che, con piccole correzioni, vada nella giusta direzione. Ovviamente è un testo che, al momento dell’applicazione, avrà certamente una serie di problemi fisiologici come tutte le novità”.

Una normativa voluta anche dalle cooperative, alcune di loro infatti sono finite nell’inchiesta di "Mafia capitale". A oggi gli appalti sviluppano un controvalore economico che sfiora i 250 miliardi di euro, pari al 15% del Pil. Una fetta non trascurabile se l’aggiudicano le coop. Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative:

“Occorre lavorare assieme alle istituzioni, in primis il Ministero dello Sviluppo economico con l’Osservatorio. Occorre, con gli organi che oggi sono strumento ispettivo – quindi l’Agenzia delle Entrate, l’Inps, l’Inail – un coordinamento delle varie attività, perché non ci siano più sacche di illegalità. Occorre anche rivedere lo strumento normativo, stringere le maglie, affinché lo strumento giuridico cooperativo non sia adeguato per chi vuole delinquere”.

Con più trasparenza può aumentare anche la domanda interna, punto fondamentale per far ripartire il Paese.








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