2016-03-30 19:21:00

Oltre il 63% delle pensioni sotto i 750 euro secondo l'Inps


Aumentano le prestazioni previdenziali in Italia: all’inizio del 2016 sono 18 milioni e oltre il 60 per cento dei pensionati percepisce redditi inferiori ai 750 euro mensili, dunque insufficienti per vivere. Di oggi anche i dati Istat sul lavoro: diminuiscono le famiglie senza redditi ma restano comunque sopra la soglia del milione. Intanto gli  economisti di Standard and Poor's agitano il campanello d’allarme sulla consistenza della ripresa Ue: tagliate tutte le stime di crescita dell’economia dell'Eurozona giù anche il Pil italiano che passa dall’1,3 al 1,1 per l’anno in corso. Cecilia Seppia

Nei giorni in cui il governo è impegnato a scrivere il Documento di economia e finanza, che approderà in Consiglio dei ministri la prossima settimana, arrivano i dati Inps sulle pensioni a disegnare un quadro non proprio roseo sul fronte povertà. All’inizio del 2016, i pensionati italiani infatti sono 18,1 milioni, il 63, 4 per cento dei quali appartenente ai ceti bassi, con assegni mensili sotto i 750 euro. Per le donne e per chi vive al Sud le cifre si abbassano ancora; altro dato negativo, l’aumento di pensioni di natura assistenziale e per invalidi civili. D’altro canto però, nel 2015 l’Istat segnala una diminuzione del 7,5 cento delle famiglie senza redditi da lavoro, rispetto al 2014. Nel dettaglio sono 1 milione e 92 mila i nuclei, dove tutti i componenti attivi, che partecipano cioè al mercato del lavoro, sono disoccupati, ciò vuol dire che se c’è reddito, questo arriva da altre fonti, in nero e non dall’impiego. A preoccupare sono le 452 mila coppie con figli concentrate sempre nel Mezzogiorno: in quasi la metà di queste è la madre a lavorare, mentre i papà sono a casa disoccupati. 








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