2016-03-26 15:45:00

I risparmiatori del Salvabanche: puntare sui crediti degli istituti


Ennesima protesta degli obbligazionisti e azionisti di Banca Etruria. Oggi manifestazione a pochi metri dalla casa del premier Matteo Renzi a Pontassieve. Ieri i risparmiatori delle quattro banche salvate dal governo si aspettavano dal Consiglio dei Ministri un provvedimento per ampliare l’entità dei risarcimenti, ma l’Unione Europea chiede di evitare aiuti di Stato. Alessandro Guarasci:

Il governo starebbe puntando ad allargare la platea dei beneficiari. Dunque, non solo rimborsi nei confronti di chi non è stato informato dei prodotti finanziari che stava acquistando, ma un meccanismo più ampio, visto che i privati hanno sottoscritto 300 milioni di obbligazioni. Bruxelles, però mette in guardia: no aiuto di Stato, si accerti la truffa. Corrado Canafoglia, avvocato dei piccoli azionisti di Banca Marche:

“E’ possibile risarcire, se non nella tonalità, quanto meno in buona parte i truffati. Che cosa vuol dire tutto questo? Che non occorre denaro da parte dello Stato, ma soltanto che il denaro che era delle banche rimanga alle banche e quindi agli azionisti e agli obbligazionisti”.

In sostanza, bisogna prendere in considerazione i crediti deteriorati delle quattro banche, svalutati al 17%. Ancora Canafoglia

“Chi può meglio dei singoli funzionari addetti al recupero credito delle banche, delle singole banche – Banca Marche, Carichieti … - può dire: ‘Guardate, quel credito può essere incassato al 40 o al 50 per cento?’. Dalla metodologia con cui verrà risolto il problema delle quattro banche, i risparmiatori di tutto il sistema bancario italiano prenderanno delle decisioni molto chiare e cioè si continueranno a fidare oppure no? Non si fiderà più nessuno!”.

La soluzione però deve arrivare presto visto che giovedi è il termine ultimo per emanare i decreti.

 

 








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