2016-03-25 14:00:00

Iraq. Mons. Sako: Cristo ci incoraggia a stare nella nostra terra


“Cristo morto e risorto è un segno di speranza, un incoraggiamento a rimanere uniti su questa nostra terra, in cui i cristiani devono continuare ad essere ‘modello di luce e speranza’, fedeli alla ‘famiglia irachena’”. È quanto afferma Louis Raphael I Sako, Patriarca di Babilonia dei caldei e presidente della Conferenza episcopale irachena, nel messaggio per la Pasqua pubblicato all’inizio delle celebrazioni della Settimana Santa, ripreso dall'agenzia Sir. 

Patriarca Sako vede segni di speranza
“Ci troviamo davanti ad una nazione ancora divisa, un panorama triste, doloroso e frustrante. Tuttavia emergono dei segni di speranza e per questo bisogna impegnarsi per salvare la nazione da ulteriori disaccordi, conflitti e combattimenti, da altri morti e sfollati, da ulteriori devastazioni, stress, ansie e paure”. Sako invita cristiani, musulmani, yazidi e sabei a “restare uniti e dialogare in modo serio, con apertura e onestà, per una vera riconciliazione nazionale. Mostriamo a tutti che siamo in grado di aprirci gli uni agli altri e che siamo in grado di vivere a dispetto delle differenze reciproche, e di dar vita a una squadra unita di uomini e donne che si facciano carico di salvare la nazione e noi stessi. La politica non è un gioco di interessi, quanto piuttosto senso di responsabilità, è intelletto, saper prendere decisioni, anche coraggiose, per dar vita a riforme cui il nostro popolo aspira da troppo tempo”. 

L'invito a non lasciare la propria terra
Dal Patriarca anche un'esortazione a “fare affidamento sulla saggezza e sulla pazienza, per rimanere uniti su questa nostra terra, in cui siamo nati, in cui abbiamo vissuto per 1.400 anni assieme ai musulmani, costituendo un’unica civiltà” e a “non cadere in confusione. Non lasciate che altre persone, società e nazioni traggano vantaggio dalle nostre angosce e finiscano per disperdere le nostre famiglie ai quattro angoli della terra (50 qui, 100 là)”. 

Sako invita i fedeli  ad essere modello di luce e di speranza
“Vi invito – afferma Sako – a essere persone cristiane cariche di umanità, patriottiche, come Cristo stesso ci chiede di essere: imparziali, amorevoli, presenti e attive, modello di “luce e speranza”, fedeli al nostro Paese, la “nostra casa”, devoti ai nostri fratelli e sorelle iracheni, la “nostra famiglia”. Se comunichiamo con tutti, ci integriamo e cooperiamo per costruire un presente migliore e un futuro insieme, la nostra presenza non sarà mai minacciata”.








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