2016-03-23 08:02:00

L'odio non vincerà: le reazioni del mondo a Bruxelles


Terrorismo, odio e violenza non vinceranno: si riassume così la reazione di dolore e sdegno dei governi europei, e non solo, di fronte agli attentati di Bruxelles. Francesca Sabatinelli:

Sono le lacrime dell’Alto rappresentante Ue, Federica Mogherini, a raccontare meglio di qualsiasi altra immagine le reazioni di dolore delle cancellerie internazionali. La Mogherini, da Amman, commossa, spiega di Bruxelles alla Giordania, della sofferenza dell’Europa, della necessità di essere uniti nella reazione. Ed è proprio l’appello all’unità che attraversa in questo momento le leadership tutte. Ne parlano il presidente e il premier italiani Mattarella e Renzi, con quest’ultimo che sollecita un patto europeo che metta in comune sicurezza ed intelligence. Di unione parla pure il presidente russo Putin, che definisce barbarico quanto accaduto in Belgio, e che sollecita la più stretta cooperazione nella lotta contro il terrorismo.

In Europa la condanna è unanime, la preoccupazione anche, perché “si è di fronte ad una minaccia globale che richiede risposte globali”, dice il presidente francese Hollande. Restiamo uniti, è l’appello che la cancelliera tedesca Merkel affida a Twitter, mentre Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, assicura che l’Ue aiuterà il Belgio, e l’Europa nel suo complesso, a contrastare la minaccia del terrore. Scioccato e preoccupato si dice il premier britannico Cameron, che avverte del rafforzamento delle misure di sicurezza in Gran Bretagna, dove resta a livello grave l’allerta antiterrorismo. Cordoglio e compassione infine dalla Cina, pronta a rafforzare la cooperazione con il mondo intero per “poter affrontare congiuntamente le minacce e le sfide imposte dal terrorismo e sostenere la pace e la sicurezza nel mondo".

 








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