2016-03-21 07:27:00

Difficoltà della Grecia sul piano immigrati. Dramma in Egeo


Immigrazione. Ci sono difficoltà per la piena applicazione del piano per il rimpatrio dei migranti varato venerdì scorso dopo l’accordo tra Unione Europea e Turchia. Il programma è entrato in vigore ieri. A frenare è la Grecia, che, attraverso il portavoce del governo, afferma di aver bisogno di tempo e mezzi. Intanto in Mar Egeo nuovo dramma dell’immigrazione. Il servizio di Giancarlo La Vella:

Nonostante le rassicurazioni del premier greco Tsipras, Atene costituisce  il 'ventre molle' nell’applicazione del piano di rientri che rischia di non decollare affatto. Per far partire il programma – afferma il governo ellenico – occorrono mezzi, tempo e personale specializzato per l’identificazione dei migranti, che in questo momento la Grecia non ha. Intanto ieri, la guardia costiera del Pireo ha ripescato i corpi senza vita di due bimbe di uno e due anni cadute da un'imbarcazione carica di migranti vicino l'isola di Rodi. In questo clima continuano le critiche di molte ong e associazioni sull’accordo tra Bruxelles e Turchia che assolutamente non considera l’aspetto umanitario. Sentiamo Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas Italiana, intervistato da Alessandro Guarasci:

R. – Da un lato, non permettiamo, giustamente, alla Turchia di procedere con l’adesione all’Unione Europea, perché mancano i requisiti minimi, soprattutto il riferimento al rispetto dei diritti umani. Però, quando si tratta di rimandare indietro i profughi che arrivano da quel Paese, questa preoccupazione viene meno. Quindi, ci chiediamo dove sia la coerenza in tal senso.








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