2016-03-20 09:23:00

Pakistan, vescovi: giustizia per la strage di Lahore del 2105


Condurre davanti alla giustizia i colpevoli della strage che il 15 marzo 2015, in seguito all'esplosione di due bombe davanti a due chiese di Youhanabad, quartiere di Lahore, uccise 21 persone e ne ferì 80. Lo chiede, in un comunicato, la Commissione nazionale “Giustizia e pace”, espressione della Conferenza episcopale cattolica del Pakistan. La comunità cristiana, a un anno da quei tragici eventi, “piange ancora la perdita dei suoi cari, il cui coraggio e sacrificio ha salvato la vita di molti fedeli innocenti in preghiera nelle due chiese”, si legge nel testo, ripreso dall’agenzia Fides.

Condurre un’indagine imparziale
La Commissione episcopale auspica, quindi, “un'indagine adeguata” ed “esprime delusione sul ruolo delle forze dell'ordine” che si sono concentrate solo sull'episodio che seguì a quella strage, ovvero il linciaggio di due presunti complici dei terroristi. L'organismo dei vescovi cattolici invita poi il governo a “condurre un'indagine imparziale sia sugli autori e organizzatori degli attentati, sia sull'incidente del linciaggio” e ricorda che il rispetto di legalità e giustizia, senza permettere alcun tipo di impunità, è la strada per promuovere tolleranza religiosa e sociale e per la tutela delle minoranze religiose in Pakistan.

Appello del Papa: cessi persecuzione dei cristiani
Per commemorare quel tragico evento, il 15 marzo scorso, ad un anno esatto di distanza, in Pakistan si sono tenute numerose celebrazioni commemorative ecumeniche, con la partecipazione di fedeli cattolici ed anglicani. Da ricordare anche l’appello lanciato da Papa Francesco all’Angelus del 15 marzo 2015: “Con dolore, con molto dolore, ho appreso degli attentati terroristici di oggi contro due chiese nella città di Lahore in Pakistan, che hanno provocato numerosi morti e feriti. Sono chiese cristiane. I cristiani sono perseguitati. I nostri fratelli versano il sangue soltanto perché sono cristiani. Mentre assicuro la mia preghiera per le vittime e per le loro famiglie, chiedo dal Signore, imploro dal Signore, fonte di ogni bene, il dono della pace e la concordia per quel Paese, e che questa persecuzione contro i cristiani che il mondo cerca di nascondere, finisca e ci sia la pace”. (I.P.)








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